EMPIRE STATE ARTE A NEW YORK OGGI Roma Palazzo delle Esposizioni MOSTRA – catalogo SKIRA
EMPIRE STATE ARTE A NEW YORK OGGI: Roma Palazzo delle Esposizioni (MAPPA) - mostra che fino al 21 luglio 2013 esplora i miti e le realtà di New York con l’arte contemporanea. Empire State. Arte a New York oggi a Roma è ideata da Alex Gartenfeld, curatore indipendente, scrittore ed editor residente a New York, nominato nel 2013 curatore al Museum of Contemporary Art (MoCA) di Miami, insieme al curatore inglese Sir Norman Rosenthal. New York nel contesto globale mondiale, in un momento storico nel quale la vita urbana è in continua evoluzione e ridefinizione. Artisti presenti alla mostra Empire State: Michele Abeles, Uri Aran, Darren Bader, Antoine Catala, Moyra Davey, Keith Edmier, LaToya Ruby Frazier, Dan Graham, Renée Green, Wade Guyton, Shadi Habib Allah, Jeff Koons, Nate Lowman, Daniel McDonald, Bjarne Melgaard, John Miller, Takeshi Murata, Virginia Overton, Joyce Pensato, Adrian Piper, Rob Pruitt, R. H. Quaytman, Tabor Robak, Julian Schnabel e Ryan Sullivan. >
“Empire State. Arte a New York oggi” ha un catalogo Skira, comprensivo di contributi firmati dai curatori e da Tom McDonough, John Miller e Eileen Myles, un saggio visivo di Matt Keegan e testi specifici su ogni artista in mostra di critici e curatori di fama come Vinzenz Brinkmann, Bonnie Clearwater, Kim Conaty, Bruce Hainley, Hans Ulrich Obrist, Tina Kukielski e altri.
EMPIRE STATE ARTE A NEW YORK OGGI Roma Palazzo delle Esposizioni – Jeff Koons Antiquity 1 (Dots), 2010-2012 oil on canvas, inc. 108 x 84 Private Collection
“Manhattan è un accumulo di possibili disastri che non avvengono mai”, ha scritto il noto architetto e teorico Rem Koolhaas. Riguardo a New York, la leggenda più diffusa di un possibile disastro è quella della sua fine. Eppure, nell’era della globalizzazione, mentre gli esperti ne annunciano con certezza il declino, la Grande Mela continua a essere una forza egemone e prioritaria delle arti visive, in dialogo e interazione con la più diversificata concentrazione di artisti, musei, organizzazioni, gallerie e spazi d’arte pubblici. Dall’interno di questa struttura sociale e creativa, gli artisti di “Empire State” aprono spazi di potere e portano alla luce alcuni dei canali attraverso i quali la marea di comunicazione, immaginazione e persuasione fluisce all’interno della loro comunità per poi defluire nel mondo esterno.
Il titolo della mostra Empire State Arte a New York oggi, a Roma al Palazzo delle Esposizioni, fa riferimento da un lato all’inno hip-hop creato nel 2009 dal re del rap Jay-Z con la musicista Alicia Keys e dall’altro a Empire, un trattato sul capitalismo globale guidato dagli Stati Uniti, pubblicato nel 2000 da Antonio Negri e Michael Hardt. Inoltre, “Empire State” può per certi versi essere considerata la risposta del XXI secolo al celebre ciclo pittorico “The Course of Empire” di Thomas Cole, un artista americano nato in Inghilterra. Realizzate a New York tra il 1833 e il 1836, le imponenti tele di Cole raffigurano l’ascesa e il declino di una città immaginaria situata, esattamente come Manhattan, alla foce di un bacino fluviale. Nel 2013, a Roma, “Empire State” utilizza allegorie simili per illustrare le trasformazioni socio-economiche degli Stati Uniti e le loro ripercussioni sul ruolo, la fiducia in sé e la distribuzione del potere nella nazione. L’Empire State Building, un tempo il grattacielo più alto del mondo, è ancora un’attrazione turistica, ma oggi la sua mole sembra piccola in confronto ai mega edifici costruiti nei centri urbani in rapida espansione in lontani angoli del mondo.
EMPIRE STATE ARTE A NEW YORK OGGI mostra Roma – Julian Schnabel And there was somebody wiping his tears with his flag I, 2012 Oil paint and ink on polyester, inc. 118 x 80 Courtesy Julian Schnabel Studio
Gli artisti di Empire State Arte a New York oggi hanno dimestichezza con la critica istituzionale e gli studi sui media e l’economia, adottano tecniche ibride e interdisciplinari e utilizzano la tecnologia e l’astrazione per offrire nuovi modelli espressivi e interpretativi. I padiglioni a specchio di Dan Graham, ad esempio, gettano un ponte tra arte minimalista e architettura per riflettere e moltiplicare la forma umana. Nei tredici nuovi dipinti della serie “Antiquity”, Jeff Koons utilizza la tecnica con incredibile maestria per manifestare il proprio interesse nei confronti del classicismo e della mitologia greca e romana. Le nuove fotografie di Michele Abeles includono le sue vedute di installazioni, in un costante processo di revisione e adeguamento al contesto della propria autobiografia.
Per una nuova e singolare opera su commissione, Keith Edmier reinventa il monumentale baldacchino barocco della basilica di San Pietro seguendo il linguaggio vernacolare dell’antica Pennsylvania Station, pietra miliare della mitologia newyorkese. Progettata da McKim, Mead & White e realizzata nel 1910, all’apice della rivoluzione industriale americana, la “Penn Station” era uno straordinario capolavoro di architettura neoclassica d’impronta romana che attestava il ruolo di New York quale capitale culturale e commerciale del Nuovo Mondo. Fu ignominiosamente demolita nel 1963, al culmine della smania newyorkese per la “modernità”. Sostituita da una costruzione anonima e scomposta che ha l’effetto di un pugno in un occhio, la Penn Station sopravvive nell’immaginario collettivo come la testimonianza perduta di un impero passato e futuro.
Forse però l’aspetto più importante di Empire State Arte a New York oggi sta nel far emergere una genealogia di artisti. Dovendo confrontarsi con un mondo dell’arte che assume sempre più una dimensione imprenditoriale e si espande a livello globale come una novella Bisanzio, gli artisti stanno attivando una serie di reti in perenne movimento: relazioni, collaborazioni e scambi che vanno al di là delle barriere imposte dalla generazione, dal genere, dall’ottica o dalla tecnica individuale. Così, R. H. Quaytman propone una nuova selezione dei suoi ritratti di artisti newyorkesi, espressione visiva dell’atto del lavorare in rete e dell’invisibile disegno tracciato dal potere e dallo scambio. La mostra a Roma Empire State Arte a New York oggi presenta inoltre – per la prima volta in un contesto internazionale – l’opera di Tabor Robak, la cui arte circola principalmente in rete e solleva domande fondamentali sul nostro modo di definire la comunità internazionale dell’arte e sui suoi privilegi. Gli artisti di New York non sono nuovi alla manipolazione dell’autorialità attraverso i collettivi, e un numero significativo di quelli presenti in “Empire State” sono stati coinvolti in gruppi del genere. Tra questi ultimi, Orchard, Reena Spaulings, 179 Canal e Art Club 2000.
Il Laboratorio d’arte per Empire State Arte a New York oggi propone per bambini e ragazzi fino agli 11 anni, a partire da domenica 28 aprile, Nella Grande Mela, visita e laboratorio. Giovani artisti che vivono e lavorano a New York ci raccontano una città dove immagini e simboli diventano icone universali. In laboratorio,un percorso nella metropoli delle grandi trasformazioni, per capire come nasce un’idea, per cambiare la prospettiva, rovesciare le situazioni e creare relazioni inedite. Gli occhi degli artisti capovolgono il mondo e ci insegnano a“pensare al contrario”.
(Informazioni: [email protected])
I curatori
Il curatore indipendente Alex Gartenfeld risiede a New York ed è Senior Online Editor per le riviste “Art in America” e “Interview”.
Link: www.scuderiequirinale.it
Ufficio stampa Azienda Speciale Palaexpo
Piergiorgio Paris – tel. +39 06 48941206; e-mail: [email protected]
Segreteria: Dario Santarsiero – tel. +39 06 48941205; e-mail: [email protected]
Camilla Tomasino – tel. +39 06 48941208; e-mail: [email protected]
Ufficio Stampa Radio e Tv
Nicoletta Ciardullo – mob. +39 345 0905622; e-mail: [email protected]
Studio Martinotti
cell. +39 348 7460312
[email protected]
Per ulteriori informazioni, la richiesta di interviste o di immagini da pubblicare, si prega di contattare Andrea Schwan, Andrea Schwan Inc., [email protected], +1 917 371.5023
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Con la mostra a Roma
EMPIRE STATE ARTE A NEW YORK OGGI
Palazzo delle Esposizioni
sono previsti i seguenti incontri a ingresso libero:
Conversazioni newyorkesi
Incontri Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
23 aprile – 20 giugno 2013
Sette incontri per offrire uno sguardo ravvicinato sulla città di New York, sulle sue condizioni di vita, sulla politica, sull’arte e la letteratura. Radiografie di un “impero” tracciate da lucidi osservatori e da appassionati estimatori, tutti testimoni di un’esperienza vissuta in prima persona all’interno della metropoli.
23 aprile, ore 18.30
Norman Rosenthal e Alex Gartenfeld
Incontro con gli artisti di Empire State. Arte a New York oggi
I curatori dialogano con alcuni degli artisti presenti in mostra. Una conversazione aperta per approfondire i temi del progetto Empire State in rapporto alla vita della comunità artistica newyorkese, attraverso le riflessioni dei suoi diretti protagonisti.
MOSTRA EMPIRE STATE ARTE A NEW YORK OGGI
9 maggio, ore 18.30
Federico Rampini
New York: apogeo e decadenza dell’Occidente
Federico Rampini, giornalista e scrittore, autore del libro Occidente estremo dedicato a New York, parlerà del laboratorio politico, etnico e culturale di una metropoli in metamorfosi. Una città che si sente ancora il centro del mondo, e forse lo è… Nei momenti di declino, gli imperi danno spesso il meglio di sé.
16 maggio, ore 18.30
Laura Barreca
Mapping the city. Come cambia la città con l’arte contemporanea
Storica dell’arte e curatrice indipendente, Laura Barreca tratterà il panorama delle realtà, dei fenomeni e delle strategie di valorizzazione del sistema dell’arte contemporanea emerse a New York negli ultimi anni, riflettendo anche sui possibili vettori per la promozione dell’arte italiana sulla scena newyorkese.
23 maggio, ore 18.30
Tommaso Pincio
Gotham Story
New York è un mito che si rinnova, un serbatoio inesauribile di storie, crogiolo di etnie e culture. Lo scrittore Tommaso Pincio imbastirà un racconto inedito, la cui trama nascerà dall’intreccio con quelle di altri autori della nuova scena letteraria newyorkese: Doctorow, Jonathan Lethem, Colson Whitehead, Richard Price, Steven Millhauser.
6 giugno, ore 18.30
Peter Benson Miller
Leggende metropolitane. La “Scuola di New York”, oggi e ieri
Oggi New York è celebrata come centro di innovazione artistica. Malgrado i cambiamenti degli ultimi decenni, Peter Benson Miller, curatore e storico dell’arte, traccerà un disegno storico nel quale l’epoca d’oro della “Scuola di New York” e le sfide ai suoi dogmi artistici forniranno un utile punto di partenza per comprendere gli artisti di oggi.
13 giugno, ore 18.30
Adachiara Zevi
Sol LeWitt
Adachiara Zevi storica dell’arte e architetto, autrice della prima raccolta di testi di e su Sol LeWitt e di un recente volume dedicato ai Wall Drawing realizzati in Italia, introdurrà all’opera e al pensiero dell’artista americano – artefice di una rivoluzione linguistica dalla quale non è possibile prescindere per capire l’arte attuale – e alla sua particolare declinazione di arte concettuale.
20 giugno, ore 18.30
Cornelia Lauf e Daniela Salvioni
Downtown
Cornelia Lauf e Daniela Salvioni, curatrici e scrittrici, parleranno di New York Downtown degli anni Ottanta e Novanta, vista come un mix di innovazioni editoriali, moda, musica, teoria, cultura popolare e arte. Terreno di incontro di culture diverse al di là di etnie e passaporti, melting-pot di pratiche visive che tutt’oggi influenzano l’estetica globale contemporanea.
Info incontri legati alla mostra EMPIRE STATE ARTE A NEW YORK OGGI
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema, scalinata di via Milano 9 a, Roma - INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI - Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Studio Martinotti per le news e le immagini relative alla mostra EMPIRE STATE ARTE A NEW YORK OGGI a Roma, Palazzo delle Esposizioni.
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