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Energia vitale: 30+ modi per trovare il Ki (3ª parte)

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 27 gennaio 2014  Autore: Stefano Bresciani

trovare il ki

Ed ecco la terza parte dei 30+ modi per trovare il ki, l’energia vitale utile in qualsiasi campo della vita, non solo nelle arti marziali.

Oggi toccheremo virtualmente altre cinque discipline, che mi hanno permesso in questi anni di ricerca, studio e sperimentazione, di sentire l’esistenza concreta dell’energia vitale.

Dal Reiki allo Yoga, dallo Sri Murni indonesiano allo Shodo, giungeremo insieme alla scoperta del Go, il gioco da tavolo giapponese che potrebbe farti trovare il Ki…

Buona lettura, invitandoti poi a sperimentare ciò che ti attira di più!

#11° modo: Reiki, disciplina giapponese

Aaaah… il Reiki! Meriterebbe un’enciclopedia intera su quanto mi ha dato, mi ha fatto capire dall’anno in cui, nel 2005, l’ho scetticamente provato presso il circolo “i Giunchi” di Brescia. Un primo livello per poterlo praticare su me stesso e un secondo livello alcuni anni dopo per poter canalizzare l’energia universale (il ki appunto) su altre persone, grazie alla conoscenza di tre sigilli. Sono onesto al 101%, li ho usati pochissimo poiché l’effetto mentale sulla mia sola imposizione delle mani, anche a distanza dalla persona trattata, ha avuto effetti sbalorditivi sul mio campo energetico, che spesso è riuscito a percepire anche chi avevo di fronte. Non voglio dilungarmi su questo, preferisco invitarti a provare Reiki, prima o poi, nella vita. Ti servirà in ogni caso.

#12° modo: Yoga, disciplina indiana

Sono sincero facendo yoga non ho mai sentito nulla.. sarà perché l’ho praticato per un paio di mesi e in un paio di seminari con altrettanti maestri… L’unica volta in cui ho percepito una grandissima energia è stato nell’osservare il Maestro Max Gandossi in alcune asana (posizioni codificate). Lì sì che sentito nell’aria un’altissima concentrazione di energia!!!

#13° modo: Sri Murni, disciplina indonesiana

Lo Sri Murni è un sistema tenuto a lungo segreto e ai più sconosciuto, che io ho scoperto quasi per caso grazie al web. Ho comprato l’unico libro esistente in italiano, per sapere di più e poi ho provato alcuni esercizi seguendo le spiegazioni dettagliate e le foto in esso contenute. Quando ho sperimentato la forma di respirazione per l’apprendimento del Kunci il risultato è stato sbalorditivo! Non so quanto abbia influito la mia capacità di controllo diaframmale del respiro e la consapevolezza del ki acquisita negli anni precedenti, ma quella parte del libro è entrata a pieno titolo nelle mie più intense esperienze con l’energia vitale. A me in particolare è piaciuto l’effetto “corazza” della parte addominale, nonostante non abbia più la muscolatura tonica di quand’ero giovane… Provare per credere.

#14° modo: Shodo, calligrafia giapponese

Alcuni anni fa, attratto da qualsiasi disciplina fosse di stampo nipponico, mi iscrissi a un corso base di shodo. Un’arte, quella di scrivere i kanji, davvero particolare. Necessita di una specifica tecnica da padroneggiare con l’allenamento, seguendo alcune semplici regole di etichetta e prevede l’utilizzo di pochi ma indispensabili strumenti (pennello, china, carta di riso, acqua). Per essere compresa realmente non ci vuole solo questo… c’è molto di più! Dal respiro nasce la pennellata del buon calligrafo, dal suo zanshin unito a uno stato di profondo equilibrio e serenità che semplicemente non avevo a quel tempo. Però l’ho percepito, quando a un festival giapponese una celebre anziana Maestra di shodo mi ha scritto “stefano” in kanji. Che armonia di movimento, che energia da quella mano destra più che ottantenne!! Non lo scorderò mai.

#15° modo: Go, gioco giapponese da tavolo

Con una storia di 4000 anni alle spalle, il go è tutt’ora giocato nella sua forma originale. Nato in Cina, divenne popolare tra la nobiltà e i letterati come gioco di strategia e raffinata metafora dell’equilibrio delle forze naturali. Una forza misteriosa si cela tra le pedine bianche e nere che vengono spostate sul goban (tavolo da gioco in legno). Lo trovo bellissimo, proprio perché racchiude ben più di una raffinata strategia di fondo (accerchiare l’avversario per conquistarlo, armonizzando le proprie pedine con le sue). Nel go c’è molto ki, per sentirlo non servono chissà quante ore di gioco o essere esperti di massimo livello. Occorre solo un po’ di sana concentrazione all’orientale (il caro zanshin), un adeguato equilibrio mentale e una sana voglia di non perdere…

to be continued…

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avatarIl Mio Profilo TwitterIl mio profilo FacebookIl mio profilo Google+Il mio profilo FlickrIl mio canale YouTube Nato e residente a Leno (BS) studio e pratico arti marziali dal 1994. Ho iniziato col Karate ma dopo aver insegnato per alcuni anni e ottenuto la cintura nera 3° dan ho dovuto abbandonare a causa di problemi fisici e non solo... Ho intrapreso la pratica dell'Aikido nel 2003 per stare meglio con il corpo e dopo aver superato l'esame di 2° dan ho avviato l'insegnamento nella Bushidokai ShinGiTai, associazione che ho fondato nel 2009 in qualità di Presidente. Dopo aver ricevuto il 1° livello Reiki nel 2005 ho iniziato a praticare Tai Chi, Iaido (ora cintura nera) e meditazione (Zen è la mia preferita), applicando con successo l'energia vitale in qualsiasi attività lavorativa (geometra è il mio impiego principale) e relazionale (sono felicemente sposato e padre di due splendide bimbe). Ho scritto il libro "105 modi per conoscere l'Oriente" e una trilogia di ebook sul benessere con la Bruno editore. avatarIl Mio Profilo TwitterIl mio profilo FacebookIl mio profilo Google+Il mio profilo FlickrIl mio canale YouTube
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