Magazine Diario personale

Energia zero

Da Lafranci80 @francescapaiola
Energia zero
Fuori c'è il sole d' ghiacc come direbbe mia nonna Pina (promemoria per me: farci un post)
E io qui seduta col pc in braccio e una bull dell'acqua calda sulla pancia.
Ancora una volta afflitta dalle lamentele delle maestre dell'asilo sul comportamento di "Gigio-pastigio".
Anche oggi ha fatto il monello, per fortuna senza danni (nè per lui e nemmeno per gli altri)
La tecnica che stiamo utilizzando è: sequestra un gioco a tuo figlio se non ascolta.
Quindi una volta tornati a casa, gli è toccato "salutare" il treno che dal pavimento è finito sull'armadio.
(Ieri gli abbiamo sottratto la fattoria) se continuiamo così per il prossimo Natale non dobbiamo comprare nessun regalo, basta restituirgli quelli tolti.
Sono giorni così cosa volete che vi dica... alti e bassi che ti spaccano in due ma niente di serio non vi preoccupate.
Facendo qualche passo indietro:
Venerdì ho cantato per la presentazione del CD (ho un post in bozze ma non l'ho ancora finito...) e da Crema sono rientrata a casa che era l'una passata.
Il concerto di per sè è andato benone: sindaco e assessori contenti si capisce, è il dopo che mi ha abbattuto completamente.
Sì perché tra il gelo, la nebbia, e l'aria calda sparata in macchina per spannare il tergicristallo, mi hanno decimato le risorse immunitarie.
In breve: non ho di voce.
Dei miei malanni possiamo aprire un'enciclopedia se volete ma meglio di no, la cosa fastidiosa è che parlo come un gatto con la raucedine avrebbe detto mia cugina anni fa.
E tornando al presente:
Dulcis in fundo, stamattina, è lo sguardo insospettito del preside ad aggravare il mio stato psico-fisico.
Sì perché la faccenda del taglio mica finiva lì, eheh... no!
Adess ghe de tribülà si dice a Milano.
Mi sto muovendo a passi modi bradipo per saperne di più sull'assicurazione (di queste cose non ci capisco una mazza... e mi sento impedita) quindi ho chiesto al preside come procedere e giustamente non gli brillano gli occhi dalla gioia quando mi parla.
Dunque oggi la copia della polizza chiedo.
'Mhmm, argh, ghm...sì...mh, per venerdi gliela faccio trovare va bene!' risponde Lui senza sorridere.
Ma torniamo al mio stato fisico che anche immobile e apparentemente rilassato sul divano non sembra goderne.
(La lavastoviglie ha appena sentenziato il termine di lavaggio)
Odio le cose che mi confondono, compresi i miei pensieri inutili che galleggiano in testa cinque giorni al mese tutti i mesi.
Penso: noi donne siamo così "dolcemente complicate" tanto complicata che alzata dal letto mi rimproveravo di non dare abbastanza importanza a quello che faccio, quello che mi circonda... e blablabla... così da demoralizzarmi ancora di più. Brava. Brava...
Capite?
Dovrei comperarmi un po' di papaja (un'amica mi ha detto che fa molto bene alla pressione) nel pomeriggio mi sà che ci vado.
Se ho voglia.
Ma forse no.
Mi ci vorrebbe un corso di Trainig autogeno (no troppo lungo, chi ce l'ha il tempo)
Meglio qualcuno che venga a tirarmi sù, chi si offre? :)

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