Entro il 2020 in Italia potrebbero esserci 475mila Energy Community, delle comunita’ organizzate per autoprodurre e consumare energia in modo intelligente
L’energia rinnovabile sarà il futuro dell’Italia e dell’Europa. Un futuro immediato, secondo alcuni, che ipotizzano che tra soli 6 anni, nel 2020, in Italia potrebbero esserci 475mila Energy Community, ovvero delle comunità, formate da industrie, condomini, ospedali, centri commerciali, pubbliche amministrazioni, organizzate per autoprodurre e consumare energia in modo intelligente.
I vantaggi delle Energy Community sono numerosi: si ottimizzerebbe l'uso di energia prodotta da fonti rinnovabili, si agevolerebbe l'applicazione di misure di efficienza energetica, si contribuirebbe a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e si otterrebbero vantaggi sui costi delle bollette. Vantaggi indiscussi ne trarrebbe anche l’economia: se si sviluppasse anche solo il 5% del mercato potenziale il volume d'affari totale potrebbe essere di 29 miliardi di euro, con la creazione di nuovi posti di lavoro.
I dati che emergono dallo studio realizzato da Ambrosetti e Politecnico di Milano, presentato al forum dell’Osservatorio Permanente sugli Usi Innovativi dell’Energia e promosso da GDF SUEZ, dal quale emerge che tra le persone intervistate, il 37% degli Italiani sarebbe interessato ‘a partecipare ad un progetto di Energy Community’, provando quindi a risparmiare sulla bolletta energetica.
Un cambiamento tale nella produzione e consumazione dell’energia, coinvolgerebbe non solo i consumatori, ma anche ovviamente, le aziende di settore. Pronta ad affrontare le novità è GDF SUEZ.
‘GDF SUEZ - afferma Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di GDF SUEZ Energia Italia - vuole essere il leader della transizione energetica già partita in Europa. Anche in Italia il gruppo contribuisce alla crescita ed evoluzione del mercato per assicurare competitività, sicurezza degli approvvigionamenti e sostenibilità ambientale’. In questo senso, ha inoltre sottolineato Chiarini, il gruppo ‘è anche impegnato sul fronte ambientale con un tasso di emissioni del 20% al di sotto della media mondiale e con l'obiettivo di ridurlo di un ulteriore 10% entro il 2020’.
17-04-2014