Magazine Cultura

[English review] A Parliament of Crows di Alan M. Clark

Creato il 01 maggio 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[English review]  A Parliament of Crows di Alan M. ClarkTitolo: A Parliament of Crows
Autore: Alan M. Clark
Editore: IFD Publishing
ASIN: B00BP1FGRK
Fomato: ebook
Lingua: Inglese
Numero pagine: 188 pages
Prezzo: $7.16
Genere: storico, crime, horror
Voto: [English review]  A Parliament of Crows di Alan M. Clark

Trama: Le tre sorelle Mortlow sono tre educatrici di spicco di un college americano per signorine alla fine del diciannovesimo secolo. Sono un’autorità nel preparare le fanciulle per bene al loro debutto in società. Inoltre sono dedite alla frode e all’omicidio seriale e non si fermano neppure davanti ai loro stessi famigliari.

Recensione:
Alan M. Clark è un romanziere come ce ne sono pochi. No, sul serio. I suoi personaggi sono ‘persone’. Persone sprovviste di corpo, esseri viventi intangibili, umanità ricca di anima e non del tutto fisica. I suoi personaggi non hanno una storia, hanno una vita effettiva.

Il ‘parlamento dei Corvi’ è un’espressione inglese antichissima che si rifà al folklore germanico e si riferisce alla credenza secondo la quale i corvi, quasi fossero dotati d’intelletto umano, talvolta si riuniscano per giudicare i membri del loro gruppo che hanno recato offesa alla comunità. Se questi ultimi vengono giudicati colpevoli, il parlamento si avventa su di loro e li fa a pezzi.

I Corvi in questa storia sono tre dame del Sud degli Stati Uniti, tre sorelle, tre sopravvissute alla Guerra Tra Gli Stati, la Guerra di Secessione Americana combattuta tra il 1861 ed il 1865: la maggiore, Vertiline Mortlow e le due gemelle più giovani, Carolee e Mary.

Le sorelle Mortlow sono tre Rossella O’Hara dentro un incubo, sono fanciulle con un piede in ‘Via col vento’ e uno all’Inferno. Sono una trinità capovolta e spaventosa, vestita a lutto, decisa a sopravvivere a qualsiasi cosa – guerra, povertà, fame – , diabolicamente ostinata, morbosamente unita.

Come Rossella, Vertiline giura implicitamente che ‘non soffrirà mai più la fame’. Non la soffriranno le sue sorelle minori, affidatele dal padre vedovo quando era solo una bambina, e per estensione non soffriranno l’abbandono, l’umiliazione della povertà. Non soffriranno per mano dei soldati dell’Unione che saccheggiano e stuprano, non soffriranno a causa degli uomini deboli e inadatti che tentano di entrare nelle loro vite. E soprattutto non soffriranno le conseguenze del male che faranno loro stesse al mondo. Perché Carolee è, a tutti gli effetti, un serial killer. E Mary, legata alla gemella in modi incomprensibili ai comuni mortali, non è meno pericolosa, sebbene apparentemente più mite e dolce.

Negli stessi nomi ravviso le loro caratteristiche. Vertiline è dura, diritta ed è un capo deciso a portare in salvo la sua gente. Mary è una madonna infernale, palpitante di spiritualità, una madre rovesciata che non salva nemmeno i suoi stessi figli. Carolee ha un nome che si ferma appena una lettera prima dall’essere femminile e amorevole, come ad indicare che sotto quei veli neri di vedova c’è qualcos’altro, più maschile e più feroce.

La storia, narrata con grande bravura da Clark, vede le tre sorelle Mortlow affrontare il processo per omicidio della figlia di Carolee, Orphia e del di lei figlio illegittimo in fasce, John. Solo due nomi in una serie impressionante di vittime, fuori e dentro la famiglia Mortlow. Su un altro piano narrativo, separato ma parallelo, vediamo le tre sorelline Mortlow, giovani principesse del Sud, in un mondo di schiavi negri fedeli e lotte fratricide tra americani. E’ durante la Guerra che emerge la natura animalesca e da sopravvissuta di Carolee, e Vertiline si assume la responsabilità di quelle sue due sorelline disumane.

Amore oltre misura, forse. Responsabilità, di certo. Sopravvivenza, a tutti i costi, oltre il bene e il male. Raccontati con uno stile impeccabile e i colori vividi della realtà, perché questa ahimè è una storia vera.

ENGLISH REVIEW: Alan M. Clark is a writer like few others. No, I’m serious. His characters are “people”. People who have survived in their bodies, intangible living beings, humans full of soul, that isn’t quite physical. His characters don’t have a story, actually, they are alive.

“A parliament of Crows” is an ancient English expression which derives from Germanic folklore. It is due to the belief that crows, which were believed to be as intelligent as humans, would reunite to judge their own who had offended the community. If they were judged guilty, the parliament would tear them to pieces.
The Crows in this story are three Southern belles from the United States; three sister, three who survived the Civil War: the eldest, Vertiline Mortlow and the twins, Carolee and Mary.

The three sisters are three Scarlet O’Haras in a nightmare; they are young women with a foot in “Gone with the Wind” and the other in Hell. They are an upside-down and terrifying trinity, in mourning, determined to survive – war, poverty, hunger – , diabolically stubborn, morbidly united.

Like Scarlet, Vertiline implicitly vows “never to be hungry again”. Nor will her younger sisters, which were entrusted to her by their father, widowed when she was still a little girl, and therefore, they will not feel they were abandoned or feel the humiliation of poverty. They will not suffer by the hands of Union soldiers who sacked and raped, nor will they suffer because of the weak and ill suited men that tried to enter into their lives. Most of all, they will not suffer the consequences of the evil they themselves will do to the world. For Carolee is, in effect, a serial killer. And Mary, tied to her twin by means unbelievable to common mortals, is no less dangerous, though she seems sweeter and more docile.

Their own names hold their characteristics. Vertiline is hard, straight and a leader determined to bring her people to safety. Mary is a hellish Madonna, brimming of spirituality, an upside-down mother who does not even save her own children. Carolee’s name stops one letter before a name that means feminine and lovely, to indicate that under her mourning clothes something else is hidden, something more masculine and more ferocious.

Their story, wonderfully narrated by Clark, shows the three Mortlow sisters facing a trail for the homicide of Carolee’s daughter, Orphia and of their illegitimate newborn son, John. These are only two names in a tremendous list of victims, in and out of the Mortlow family. On another parallel narrative plane, the three Mortlow sisters are seen as young Southern princesses, in a world of trustworthy slaves and brotherly conflict among Americans. It is during the Civil War that the animal-like nature and the will to survive of Carolee, and Vertilene takes responsibility of her two inhuman sisters.

Too much love, maybe. Certainly there is a large dose of responsibility as is the will to survive at all costs, without considering good or evil.

All told in a prefect style, through the vivid colors of reality, for this story, alas, is a true one.

L’autore: Alan Marshall Clark is an author and an artist who is best known as the illustrator and book cover painter of many pieces of horror fiction. He was nominated for the Bram Stoker Award for Best First Novel for his 2005 book Siren Promised.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :