Ha fatto molto parlare di sé nei giorni scorsi un intervento su “La Repubblica” dell’acclamato autore Andrea Camilleri (creatore della fortunata serie di romanzi dell’Ispettore Montalbano). Dalle pagine di uno dei quotidiani più diffusi in Italia l’autore si è lanciato in un’appassionata e strenua difesa della lingua italiana, sempre più minacciata dalla continua ingerenza di vocaboli presi a prestito dalla lingua inglese. Vocaboli stranieri molto spesso abusati, dal momento che il più delle volte ne esiste una perfetta traduzione italiana, ritenuta evidentemente di minore fascino e attrattiva (…o “appeal”, appunto!).
Così afferma Camilleri: “Se all’estero la nostra lingua è tenuta in scarsa considerazione, da noi l’italiano viene quotidianamente sempre più vilipeso e indebolito da una sorta di servitù volontaria e di assoggettazione inerte alla progressiva colonizzazione alla quale ci sottoponiamo privilegiando l’uso di parole inglesi”.
Camilleri aggiunge che in questo campo “il presidente del Consiglio, parlando di “spread” o di ‘spending rewiew’ è il primo a dare il cattivo esempio. [...] Monti però non fa che continuare una pessima abitudine dei nostri politici: basterà ricordare parole come ‘election day’, ‘devolution’, ‘premier’ e via di questo passo. Oppure creando orrende parole derivate tipo ‘resettare’. Tutti segni, a mio parere, non solo di autosudditanza ma soprattutto di un sostanziale provincialismo”.
Posto che “se comincia a morire la nostra lingua, è la nostra stessa identità nazionale che viene messa in pericolo”, Camilleri si augura di “non dover lasciare ai miei nipoti non solo un paese dal difficile avvenire ma anche un paese la cui lingua ha davanti a sé un incerto destino”.
L’articolo di Andrea Camilleri non è passato inosservato neppure all’estero e in particolare in Gran Bretagna, dove l’autore italiano è conosciuto e apprezzato per i suoi libri e per la trasposizione televisiva del suo famoso personaggio, l’Ispettore Montalbano, in onda con buon successo sul canale BBC4.
E’ proprio il sito web della BBC ad occuparsi della questione linguistica “English vs. Italiano” e ne prende persino spunto per offrire una delle sue preziose pillole di insegnamento della lingua inglese, con buona pace di Camilleri.
Nella sezione “Learning English” (una vera manna per gli insegnanti di lingua!), in particolare nella rubrica “Words in the news”, è comparso qualche giorno fa un interessante articolo in lingua inglese che riassume la posizione di Andrea Camilleri, fornendone anche una utilissima versione audio completa di interventi esemplificativi originali di Mario Monti, nonché una immancabile sezione “dizionario” che ci aiuta a familiarizzare con la terminologia presa ad esempio dal nostro Primo Ministro.
E’ possibile ovviamente scaricare i documenti di testo e audio sul proprio pc… in parole povere, sono disponibili per il “download” (sic!).
E voi, cari lettori, che ne pensate della diatriba “English vs. Italiano”…?
Igino