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Ennesimo compromesso storico.

Creato il 20 gennaio 2014 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

Negli anni settanta ci fu’ un periodo dove la DC di Moro e il PCI di Berlinguer tentarono un approccio politico in simbiosi che dette nome al “compromesso storico”.

L’Italia era diversa.

Terrorismo e sinistra sempre piu’ di sinistra rivoluzionaria,erano le note di quell’epoca e l’allora segretario comunista Enrico,cerco’ il colpo a sorpresa con Moro,volendo evitare,secondo la linea del PCI,un baratro enorme al paese fatto di democrazia in pericolo e attentati quotidiani.

Erano i tempi in cui il comunismo italiano voleva allontanarsi da quello russo.

I personaggi di allora,Moro in primis,pagarono caramente quella linea politica che poi fu ritentata da Berlinguer nella DC di Piccoli.

Insomma comunisti e democristiani si parlarono allora e si incontrarono a due occhi per capire se,oltre le ideologie diverse,sarebbe stato possibile avere una linea in comune per salvare un paese da insidie tragiche.

Oggi,alla luce dei fatti di allora,il paese viene salvato a detta di molti,dall’incontro avuto ieri tra un comunista(ma si un po’ lo e’)Renzi,e un uomo di destra(Berlusconi),che in Renzi stesso vede l’ancora di salvezza dalla sua debacle discendente data dai misfatti compiuti in questi anni.

Oggi,sul piatto della bilancia,c’e’ il cambiamento di una legge elettorale,e possibili scenari ove l’elettorato diventi protagonista e partecipe del voto stesso.

Un processo che oggi Renzi spieghera’ alla riunione del PD e che mettera’ chiarezza dove c’e’ una soglia tra “presa per il culo” o cambiamento reale.

Berlinguer,Moro,Renzi,Berlusconi.

Mondi diversi allora,negli anni settanta,e mondi ambigui oggi dove la parola comunismo e’ offuscato da mille correnti e guerre interne di potere.

Ebbene,ripensando ad allora,noto che l’identita’ di un partito era piu’ netta in passato e si scontrava nettamente con le differenze politiche e ideologiche che vi erano nei programmi di partito.

Oggi parlare di sinistra fa rima con centro destra,o quasi.

I due euro dati ai seggi elettorali per cercare di eleggere la novita’,si scontrano con l’incontro di ieri,strano e devastante per molti.

SI puo’ andare oltre le differenze per aprire porte a una logica,non piu’ ad personam,ma globale in nome del bene comune di noi italiani?

Per Renzi si,per molti altri no.

Il nano peccatore non doveva neppure entrare al Nazareno.

Anzi,cosi’ facendo,ha azzerato cio’ che era nato ultimamente circa la figura stessa di Berlusconi.

Era stato messo al bando,lacerato dai suoi processi,e reso umano come tutti noi,affidato ai servizi sociali e forse dimenticato per sempre.

Invece no.

Ieri e’ stato riesumato e Renzi ha fatto il suo “compromesso storico”.

Un avvicinamento con il nemico di sempre(ma poi lo era…?),un azzeramento con molti esponenti del PD stesso(varie correnti tra cui Fassina non hanno gradito questo gesto clemente…),insomma un terremoto che se fallira’ sara’ devastante per la sinistra intera.

Sia chiaro.

Se Renzi fallira’ nella sua proposta fallira’ l’ennesima figuraccia del PD,fatto di poca sostanza e molta trasformazione attualmente.

Se dovesse invece venir fuori un progetto politico coeso per salvare questo paese,allora avremo comunque lo stesso una percezione:il PD e’ cambiato…con Matteo da FIRENZE.



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