Ci sono brand ai quali si rimane affezionati in modo particolare, magari per mille motivi: Enrico Coveri è sicuramente uno di questi.
Nel suo caso è sicuramente un po’ per la genialità del suo omonimo fondatore che è prematuramente scomparso nel 1990 lasciando un grande vuoto ed un po’ perché la Maison ricorda in modo positivo i favolosi e colorati anni ’80, non così lontani nel tempo e già molto spesso riecheggiati.
Pochi giorni fa’ abbiamo visto sfilare una collezione molto coerente con quella che è l’impronta distintiva del marchio. La coerenza si è manifestata soprattutto in due caratteristiche estremamente riconoscibili in tutta la storia della Maison iniziata a Milano nel 1973: da una parte un’esplosione di stampe dai colori vitaminici e dall’altro uno spirito un po’ scanzonato e fanciullesco. E come ormai consueto per il brand, sulla passerella è andata in scena in un unico show sia la collezione femminile che quella maschile.
Le stampe l’hanno fatta da padrone con quattro temi principali: una stampa con pesciolini giocattolo, di quelli con la carica a molla; un’altra dominata dai fondali marini, reinterpretati con la solita ironia; un remake per le stampe con torte e dolcetti; ed infine il tema floreale, ingigantito e stilizzato.
Bellissimo l’uso del full paillettes, applicato su abiti in versione sia maxi che mini e su alcune maglie: capi divertenti, ironici, coloratissimi. D’altro canto Il quotidiano Le Figarò l’aveva scritto già nel lontano 1977: “Le paillettes stanno a Coveri come le catene a Chanel”.
Molto presenti gli accessori, sia per la donna che per l’uomo, anche in questo caso secondo una filosofia ormai consolidata della maison. Per entrambi, occhiali da sole e da vista e borse coloratissime di varie dimensioni. Per lei cerchietti e fascinator divertenti e poi maxi bijoux che riprendono i temi già presenti nelle stampe. Per lui micro cravatte che riprendono le stampe e spille spiritose appuntate su completi monocolore, con pantaloni lunghi ed asciutti, appena sopra alla caviglia, o con bermuda.
Per la sera la donna Coveri gioca a fare la vamp con ironia: porta tacchi vertiginosi (ma di giorno non disdegna sandali infradito ultra flat) e l’uomo l’asseconda totalmente, giocando insieme a lei ed usando gli stessi richiami giocosi negli accessori. E nell’abbigliamento, lui mixa giacche formali con pantaloni colorati. Ne abbiamo visto anche uno a micro pois!
Uno stile, per lei e per lui, che parla di positività e che lascia sottintendere un futuro allegro e luminoso, ben simboleggiato anche dall’uscita finale di tutti i modelli insieme, uomini e donne, tutti a piedi nudi. Tra di loro, proprio a rappresentare questo stile fresco e giovane, abbiamo visto sfilare due giovanissime bellezze italiane: Beatrice Marchetti, 16 anni, e Simone Nobile, 17. Beatrice è l’ultima scoperta in ordine di tempo di Bruno Pauletta, talent scout che ha lanciato bellezze del calibro di Bianca Balti. Auguriamo a Beatrice la stessa fortuna di Bianca affinché porti la bellezza italiana in tutto il mondo. C’è da scommettere che sentiremo presto parlare di lei.
Da segnalare infine molti ospiti famosi per il padrone di casa Francesco Martini Coveri, tra i quali Max Laudadio, Tricarico, Andy dei Bluvertigo e Paola Iezzi che tra l’altro ha scritto ed inciso un inedito per la campagna pubblicitaria Coveri primavera – estate 2012. Francesco è il nipote di Enrico e ha esordito nel 1996 come Direttore Creativo della linea You Young Coveri: gli auguriamo grande fortuna e crediamo che possa rappresentare degnamente una casa che ha un ruolo importante nell’ambito del made in Italy con un ruolo riconosciuto in tutto il mondo.
Ringraziamo L’Ufficio Stampa 66A e la Maison Coveri per il cortese invito.
E. Pirre’, Milano, Via Bugatti
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