Piantagione di canna da zucchero
Costituire una società di Marketing Turistico costa 3000 rupie (120 Euro). Anzi, no! Costa 3000 dollari.
Anzi, diciamo meglio: NON SI PUO’ FARE.
Con un caro amico italiano, ci siamo ritrovati a Mauritius, in un albergo, anch’esso gestito da altri italiani (siamo proprio dappertutto!), meno amici ed assolutamente non cari.
Abbiamo fatto insieme alcune considerazioni e la più convincente per entrambi è risultata quella di poter mettere a disposizione del turismo mauriziano tutta la nostra “pesante” esperienza maturata in tanti anni di attività turistica in Europa. L’idea è nata dall’ottima qualità dei servizi offerti dai piccoli e medi alberghi. Questi, nella loro struttura operativa, non possono permettersi un uomo-marketing e quindi, spesso, come in Italia, è lo stesso titolare che, ad interim, dirige, commercializza e segue tutto, anche la cucina.
Aver proposto a questi factotum l’equazione: voi vi occupate di garantire un buon servizio, noi vi vendiamo l’albergo in Europa, è sembrata un’ovvia carta vincente. Tant’è vero che abbiamo attivato il lavoro senza formalizzare alcun rapporto. Nel momento in cui abbiamo deciso di creare la società, i commercialisti mauriziani ci hanno presi per scemi due anni.
Poi…abbiamo deciso di sfasciare tutto.
Scritta così, può sembrare la storia di due italiani smaniosi di fare, senza attenersi alle giuste formalità. Ma non è vero. Ambedue, ancora oggi, siamo convinti che quella società si sarebbe potuta fare, ma volutamente non ci è stato permesso di crearla. Perche? Non l’abbiamo mai compreso, anzi…sì, ed ora che viviamo qui, è meglio non dirlo a nessuno.
Non solo mare
Personalmente ho capito che a Mauritius si possa vivere benissimo a condizione che non si faccia alcun business con i locali. Sì! Ma se non si può ottenere il permesso di soggiorno neanche per motivi di lavoro…? Resta la terza via: il matrimonio con un’indigena.
Mi piace molto la gente. Sono sicuro di essere persona socievole che ama comunicare per apprendere e, talora, se gradito, anche insegnare.
I più giovani mi cercano perché hanno capito che possono fidarsi del vecchio Alby.
Sono stato in molte loro case. Ho conosciuto intere famiglie (vere tribù) e ancora oggi, a distanza di anni, manteniamo, con tutti (quasi) buoni rapporti.
Ho sempre pensato che vivere con questa gente, per chi ha trascorso una vita intossicata da Milano e da un lavoro (per motivi personali) parimenti inquinante, può rappresentare una vera conquista nella qualità della vita…quella che resta!
Indubbiamente il “mariage” è cosa seria, anche se qui i matrimoni si sfasciano molto di più che in Europa. Comunque la realtà delle regole per ottenere un permesso di soggiorno illimitato non mi lasciava altre possibilità di scelta. Solo quella della moglie era alla mia reale portata.
Dopo qualche anno di: “staremo a vedere”, è arrivato il momento della decisione “irreversibile” con l’attuazione d’un compromesso di simmetrica reciprocità.
Non è un contratto, ma un accordo. Ho aiutato mia moglie quando è rimasta vedova di marito teutonico ed ella m’ha sempre detto che, in cambio, avrebbe esaudito, presto, il mio grande desiderio di restare a Mauritius.
Matrimonio d’amore? Assolutamente no. D’interesse? Sì, ma reciproco. Io le do il corrispettivo, molto generosamente arrotondato, della sua pensione, con annualità anticipate. Ella mi ha “concesso”, sposandomi, un permesso di soggiorno illimitato. Oggi? Amici come prima.
Si legge anche in mare
Ci si conosce da tanti anni, anche da quando il tedesco consorte era in vita.Tutta la sua grande famiglia è bella ed autenticamente affezionata.
Insomma, ho sempre dichiarato di amare molto più l’insieme che qualsiasi singolo, moglie (soprattutto) compresa.
Qui ci sta bene una considerazione, di quelle che Marzullo propone(va) alla tv agli italiani che non hanno sonno. Qual è la differenza tra amicizia ed amore?
Quando ho detto a mia moglie che amo il piccolo Jordan (il nipotino –all’epoca dello scritto- di 9 anni che vive con noi) e che amo anche Anton, il cane bassotto straordinario per fedeltà, ma che provo solo amicizia per lei, la “signora”, priva di qualsiasi apertura mentale, m’ha definito persona pericolosamente ambigua.
Quando sono andato nel dettaglio del temine “amore”, ella ha compreso che non ho strani “appetiti” nei confronti del nipotino… e tanto meno per il bassotto, ma che ambedue meritano amore perché hanno bisogno di riceverne. Parimenti, a me appare un dovere il darlo. Sicuramente è un sentimento vero, proprio come è vera l’amicizia con lei. Questa “verità” è l’unico elemento in comune tra i due sentimenti. Comunque, per ambedue, meglio…camere separate! Due villette vicine? Ancora meglio! E’ chiara la differenza tra amicizia ed amore? Nooo? E allora avete proprio bisogno di farvela spiegare da Marzullo!
Tipica villetta mauriziana
(Alberto Nacci)
Immagini tratte dall’archivio fotografico di Alberto Nacci