Magazine Informazione regionale

Entro tre mesi si abbatte l’ecomostro

Creato il 08 marzo 2011 da Lapulceonline

Piervittorio Ciccaglioni, atcA distanza di un anno, e dopo il cambiamento al vertice, ci siamo recati ad intervistare il nuovo Presidente dell’Atc (Azienda Territoriale per la Casa), Piervittorio Ciccaglioni, il quale ha sostituito da pochi mesi il suo predecessore, Gianni Vignuolo. Un ente importante e fondamentale quello che Ciccaglioni è stato chiamato a presiedere. Importante e fondamentale stante il fatto che la casa è un bene di primaria importanza soprattutto perché si rivolge a quella fetta di popolazione che altrimenti avrebbe serie difficoltà a pagare canoni di mercato. Il patimonio immobiliare dell’Atc è distribuito sull’intera provincia di Alessandria per cui è interessante sapere, ad un anno di distanza, cosa è cambiato, ad esempio, riguardo gli interventi di manutenzione edilizia.

La spesa prevista per questo capitolo - esordisce Ciccaglioni – ammonta complessivamente a 6 milioni 329 mila euro e chi ne beneficerà più di tutti sarà Casale M.to con un intervento di 1.273.800 mila euro. Altri interventi di un certo peso riguardano invece la sostituzione di due tetti ad Arquata e Serravalle, mentre altri ancora riguardano, fra gli altri, Alessandria, Tortona, Novi Ligure e Ovada. Un impegno – aggiunge – quello della ristrutturazione a cui abbiamo impresso un ritmo sostenuto dal momento che, di concerto con il Consiglio di Amministrazione dell’Ente, la riteniamo prioritaria anche se la vocazione dell’Atc è, fondamentalmente. quella di costruire alloggi. Con la ristrutturazione però, consigliamo alle Amministrazioni competenti una adeguata riqualifi cazione dell’area in cui sono inserite, dotandola di un confacente arredo urbano.

Quanti sono gli alloggi che prevedete di consegnare entro il 2011 in Alessandria? “E’ prevista la consegna di 123 nuovi alloggi, mentre il 17 febbraio scorso abbiamo acquistato 56 nuovi alloggi in via della Santa, che verranno presto assegnati. Non solo, a fi ne anno è in programma l’acquisto di altri 12 appartamenti a Spinetta Marengo, in via Gambalera, fi nanziato dalla Regione Piemonte. Si tratta di una casa passiva di classe AA, ossia a consumo pressoché nullo.” Il tasto dolente dell’Atc, è risaputo, è rappresentato dall’elevato numero di utenti morosi e quindi soggetto a sfratto.

Effettivamente, il problema esiste ma, al tempo stesso, dobbiamo distinguere fra chi è moroso incolpevole (perdita del lavoro, o disagio economico per cause diverse, ad esempio, una malattia invalidante ecc.) da chi viene sfrattato per avere occupato abusivamente l’alloggio. Nel primo caso lo sfratto viene sospeso in attesa che l’inquilino riprenda la sua attività e quindi possa nuovamente far fronte all’impegno assunto con l’Atc. E’ vero che questo alimenta i costi passivi dell’Atc ma noi, umanamente, ce ne dobbiamo ugualmente far carico”. Sono molti? “Più o meno il 15%, purtroppo in aumento – è la risposta. Ora però parliamo delle occupazioni abusive.

Al riguardo ho allertato con una lettera il Prefetto, il Questorre e il Sindaco di Alessandria affi nché nel corso degli sfratti per occupazionei abusive ci sia la presenza delle Forze dell’Ordine. Questo perché dobbiamo garantire il diritto a chi lo ha maturato. Noi non possiamo continuare a legalizzare le illegalità pregresse, né tantomeno accordi scellerati con la Rete Sociale o quant’altri. nfatti, il reato viene commesso da chi occupa, ma a scapito di chi ha maturato il diritto ad ottenere l’alloggio grazie ad una regolare graduatoria”.

Infatti, Ciccaglioni spiega che le case occupate abusivamente sono per lo più edifi ci che dovrebbero essere ristrutturati prima dell’assegnazione. L’occupazione impedisce tutto questo, costringendo l’Atc a soprassedere alla ristrutturazione e, conseguentemente, rinviando nel tempo l’assegnazione a chi ha maturato il diritto ad entrarne in possesso. Negli altri casi sono previste azioni di recupero dei crediti scadenzato con un piano di rientro personalizzato. Critiche sarebbero state rivolte all’Atc sulla ristrutturazione della nuova sede di Piazza Santo Stafano, ritenuta da qualcuno “eccessiva” oltre ad occupare uno spazio notevole all’interno del palazzo.

Al di là del fatto che gli spazi recuperati al piano terreno non potevano essere recuperati per fi ni residenziali stante il fatto che molti locali sono si ampi, ma ciechi”. Ciccaglioni pone l’accento sul fatto che la nuova sede – “ha dato una riqualifi cazione di carattere urbano eccezionale - dichiara con convinzione - qui c’era una zona di assoluto degrado sociale, morale e ambientale al punto che adesso, grazie al fatto che l’Atc ha spostato in quest’area i suoi uffici e sistemato decorosamente 80 famiglie, il quartiere è stato risanato completamente mentre la vecchia sede di via Piave, opportunamente ristrutturata, consentirà la realizzazione di altri 22 alloggi”. E’ talmente convinto di quel che dice che esprime al tempo stesso il suo compiacimento (cosa rara fra due politici militanti in partiti diametralmente opposti) per l’opera svolta dal suo predessore, Gianni Vignuolo, il quale - aggiunge Ciccaglioni - “si è impegnato soprattuto nella realizzazione di nuovi alloggi per cui, a causa della scarsa disponibilità fi nanziaria, si è trovato nella condizione di dovere posticipare la loro manutenzione. Ecco – conclude - a me ora spetta il compito di affrontare questo aspetto recuperando gli alloggi che devono essere ristrutturati.”

L’ultimo argomento trattato, la ciliegina sulla torta, riguarda il palazzo rimasto in sospeso da molti anni, in piazza Santa Maria di Castello. Dovrebbe essere abbattuto in seguito ad una causa legale fi nita in Tribunale molti anni fa e conclusasi appunto con l’imposizione di abbatterlo, almeno in parte. Accordi sopravvenuti nel frattempo con il Comune di Alessandria, avrebbero consentito all’Atc di permutare quel manufatto ormai fortemente danneggiato dalle intemperie con il Palazzo dei sordomuti, ora abbandonato.  “Recentemente è stato soppresso defi nitivamente il vincolo insistente sul palazzo per cui ora si potrà procedere al suo recupero” – spiega  Ciccaglioni – “costruiremo 18 nuovi alloggi  (contributo di 800 mila euro dalla Regione Piemonte) recuperando gli spazi disponibili, oltre ai ballatoi che si affacciano sull’area interna.” La permuta consentirà la realizzazione di un ampio sagrato di fronte all’ingresso di quella che è la chiesa più antica di Alessandria. Ma quando avverrà l’abbattimento del rudere?

Ci sarà una dichiarazione del Sindaco ma – aggiunge – dopo aver parlato con l’architetto Pelizzone, ho ricevuto l’assicurazione che entro sessanta giorni saremo in grado di mettere in piedi il cantiere per demolire il tutto. Io voglio stare dalla parte della ragione e penso di poter dire con certezza che entro l’estate sarà concluso l’abbattimento”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :