“Entropia Distratta” un libro di Elisabetta Mattioli

Il termine “ entropia “, deriva dal greco antico, la parola è divisa in due parti,
significa… :
Dentro e Trasformazione
Dal punto di vista scientifico, è conglobata nella termodinamica, in realtà rappresenta
il caos, la confusione, il disordine e forse è la molla scatenante, che fu capace di
creare lo stesso universo.
Io sono l’’entropia, un ammasso di passione, emozione, sentimento, caos e la voglia
di scoprire i luoghi lontani dal mio pensiero e dalle mie origini, cercando sempre di
penetrare in loro, anche se solo in piccola parte. In questa silloge ho cercato di
spogliare la mia anima, inserendo liriche ispirate alla mia esperienza di “ spirito
ramingo “, oltre alla mia vita personale. A volte ho tratto lo scritto dai volti, immagini
e suoni, delle persone che comparivano lungo il mio cammino, oppure dai fatti di
cronaca letti sul giornale. Spesso la gente (uomini, donne e bambini), capaci di
colpire la mia attenzione, diventano a loro malgrado, la creta sulla quale modello, le
mie parole….ad esempio la prima poesia intitolata :
“ Aristea
Vidi
una donna
lei
era seduta
sull’aspra
pietra
fra le mani
teneva stretti
fili di perle
sassi colorati cordoncini di stoffa
abilmente
ne lavorava
ogni parte…”.
[… ]
In questa silloge, ho gettato su carta, tutta me stessa, incidendo in ogni riga il mio
pensare, emozionandomi ogni volta, senza timore e volendo esprimere la mia
creatività, unita alla personalità, a volte distratta, come si avvince dal mio stesso
titolo e dedicando una brevissima lirica, al mio amato mare, intitolata… :
“ Specchi d’acqua
Fermo, trasparente, scuro
a volte
ti sento debole
e forte
in grado di dominare
e essere dominato
dalla mia voglia
di entrare in te ”.

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