Pisa, Piazza dei Miracoli
La piazza del Duomo è dunque lo specchio della più intima natura dei Pisani: di questo grande popolo decaduto cui le avverse fortune, le umiliazioni e i secoli di letargo non hanno fatto perdere il sentimento di una superiore dignità umana. […] La piazza del Duomo, consacrata dal genio dell’uomo prima ancora che dalla presenza della Divinità è l’unico luogo dove il Pisano non si senta orfano e diseredato dalla storia. E’ il rifugio dell’anima nel quale anche il più umile è portato a contemplare con mente virilmente serena gli eterni misteri della sorte umana: Nascita, Morte, Dolore e Preghiera, sì che quel solitario spiazzo tra Battistero, Camposanto, Spedale e Duomo può configurarglisi come il giardino di una suprema speranza. Dove persino l’immagine della Morte che nel recondito chiostro vigilato da cipressi e da rose selvatiche celebra da sei secoli il suo silenzioso, macabro trionfo si riveste della luce di una bellezza immortale.
(Enzo Carli, Inventario pisano, 1977)
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