Magazine Cultura

Enzo Trapani – Non Stop (1977-79) – C’era una volta la tv 7

Creato il 01 ottobre 2011 da Marvigar4
Enzo Trapani – Non Stop (1977-79) – C’era una volta la tv 7 Enzo Trapani – Non Stop (1977-79) – C’era una volta la tv 7 Enzo Trapani – Non Stop (1977-79) – C’era una volta la tv 7

 

   Pare che nel 1976-77, a un anno dalla Riforma RAI, Pippo Baudo avesse in mente di creare una trasmissione che desse spazio ai talenti emergenti della comicità italiana, per questo sentì Bruno Voglino, dirigente sempre attento alle novità nel campo dello spettacolo. Voglino coinvolse l’umorista Marcello Marchesi, ma l’idea partorita da Marchesi non conquistò i favori della RAI, forse perché troppo tradizionalista e legata ai vecchi schemi del varietà. Venne chiamato un giovane autore televisivo di trent’anni, Giancarlo Magalli, e la nuova proposta fu accettata. Magalli si fece aiutare dal giornalista Mario Pogliottinell’opera di ricerca di questi nuovi comici. In un primo tempio il regista della trasmissione doveva essere Antonio Moretti, ma a un mese dall’inizio delle registrazioni Moretti diede forfait e fu così sostituito da Enzo Trapani, il quale chiamò nello staff degli autori Alberto Testa, paroliere di fama mondiale (ha scritto i testi di Quando quando quando e Un anno d’amore).

   In uno studio televisivo cromaticamente sgargiante, che sfruttava appieno il passaggio alla tv a colori, un gruppo di giocolieri veniva affrontato da una specie di sceriffo (Nicola Arigliano) che, con la ben nota formula “Non voglio noie nel mio locale!”, sparava colpi con la sua colt. Questo era l’incipit della sigla di Non Stopballata senza manovratore, programma che andò in onda ogni giovedì dal 27 ottobre al 30 novembre 1977 per sei puntate in prima serata sulla Rete Uno della Rai. I titoli di testa scorrevano con la musica di El Pasador, al secolo Paolo Zavallone, e la sfilata di tutti i personaggi dello show. A differenza degli altri varietà mancava la figura del presentatore, i personaggi sfilavano in sequenza intervallati da qualche ospite cantante o danzante. La formula piacque e fu riproposta a distanza di un anno per una seconda serie sempre di sei puntate dal 28 dicembre 1978 al 1° febbraio 1979. Nella prima serie del ’77, oltre ai già famosi Gatti di Vicolo Miracoli (Jerry Calà, Franco Oppini, Nini Salerno, Umberto Smaila), Non Stop annoverava La Smorfia (Lello Arena, Enzo De Caro, Massimo Troisi), Enrico Beruschi, Ugo Fangareggi, Corrado Lojacono, Boris Makaresko, Marco Messeri, Yor Milano, Francesco Vairano. Gli intermezzi canori erano affidati a Asha Puthli, che era reduce dal successo estivo di The Devil is loose, mentre le coreografie vedevano protagoniste Les Chocolat’s, un gruppo franco-sudamericano molto in voga all’epoca. Lo snodatissimo mimo-ballerino Jack La Cayenne si esibiva nei suoi numeri surreali, tra cui quello famoso della sigla in cui si infilava una tazzina da caffè in bocca. Tra gli ospiti ci furono anche i Matia Bazar e un giovanissimo Pino Daniele.

   La seconda edizione fu meno sgargiante dal punto di vista scenografico, forse perché ormai il pubblico si stava abituando al colore in tv, però riuscì a lanciare altri personaggi di spessore quali Carlo Verdone, il trio I Giancattivi (Alessandro Benvenuti, Athina Cenci, Francesco Nuti), Zuzzurro e Gaspare, Massimo De Rossi e Ernst Thole (quest’ultimo meriterebbe un discorso a parte perché fu il primo attore a recitare nella tv italiana nel ruolo dell’omosessuale dichiarato). La compianta Stefania Rotolo aveva la sigla di chiusura e gli intermezzi coreografici, mentre la sigla d’apertura fu affidata alla voce della cantante inglese Nancy Nova, un clone della ben più nota Kate Bush che nell’estate ’78 aveva spopolato con il brano Wuthering Heights. Altri nomi, che non faranno una grandissima carriera, Raf Luca e Renato 33 (il primo sfruttava il fatto d’essere napoletano, il secondo il nome Renato che andava tanto grazie al successo dell’omonimo Zero-Fiacchini).

   Non Stop, anche qui grazie alla regia straordinaria di Enzo Trapani, fu il capostipite di trasmissioni che negli anni ’80 invasero la tv, prima tra tutte Drive In. La formula, considerata innovativa in quel periodo, si esaurì in seguito anche per la mancanza di nuovi talenti, se si pensa che tutto o quasi il cinema della commedia italiana anni Ottanta e Novanta deve il suo successo a attori e comici usciti da Non Stop: Massimo Troisi, Carlo Verdone, Francesco Nuti etc.. Enzo Trapani pose una pietra miliare nella storia della televisione, ma, come abbiamo già rilevato, non gli fu riconosciuto il merito sebbene tutti gli altri abbiano continuato a sfruttare le sue idee e intuizioni.

© Marco Vignolo Gargini



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :