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Eolico offshore sempre più competitivo

Creato il 16 marzo 2015 da Pdigirolamo

eolico_off_shoreAncora una decina d’anni, e l’eolico offshore raggiungerà la parità di costo con gas e petrolio.

Ad affermarlo una recente analisi di mercato commissionata dalla European Wind Energy Association (EWEA) a Ernest&Young che sottolinea che per raggiungere la grid parity l’industria del vento marino dovrà ridurre di circa un quarto le sue attuali spese.

E così, dopo il fotovoltaico, anche un’altra importantissima fonte rinnovabili si appresta a diventare competitiva al 100% rispetto alle fossili. Secondo gli autori dello studio, nel prossimo futuro l’eolico offshore potrebbe triplicare la sua capacità, passando dagli 8 GW installati ad oggi ai 23.5 GW del 2020. Un “balzo in avanti” che interessa principalmente Gran Bretagna, Germania e Danimarca ma che potrebbe coinvolgere anche la Francia, il cui contributo potrebbe sfiorare i 5 GW. Se così fosse, e si raggiungessero dunque i 28 GW di capacità, l’eolico offshore potrebbe coprire il 3,5% della futura produzione di elettricità dell’UE.

Ma, come ripeto, la riduzione dei costi è un elemento fondamentale per raggiungere tale traguardo. In particolare, bisogna agire sia sulla produzione e fornitura delle mega turbine eoliche sia sulla promozione della concorrenza tra gli operatori industriali.

Un ottimo segnale in tal senso lo hanno dato tempi tre dei principali protagonisti dell’eolico marino: Dong Energy, MHI Vestas e Siemens Wind Power and Renewables hanno avviato una dichiarazione congiunta – sotto il nome di ‘United Industry‘ – come parte di un nuovo impegno per ridurre i costi del settore intraprendendo azioni comuni e individuali attraverso l’intera catena di valore per fornire a lungo termini “progressi maggiori e tangibili”.

 

[foto da rinnovabilienergia.it]



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