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Epicondilite, gomito del tennista

Creato il 07 dicembre 2013 da Simonellif

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Il gomito del tennista è una forma di tendinite che colpisce i tendini connessi all’epicondilo, una struttura ossea del gomito; se non viene curata, l’infiammazione e il dolore possono aumentare e cronicizzarsi.

Parliamo pertanto di una patologia dovuta all’infiammazione dei tendini dei muscoli dell’avambraccio al loro punto di inserzione sull’epicondilo (estremo distale dell’omero). E’ provocata da una sollecitazione eccessiva di questa inserzione e da microtraumi ripetuti. Sembrano avere un ruolo anche l’invecchiamento del tessuto tendineo, errori nella tecnica di esecuzione di alcuni movimenti ripetuti, una certa predisposizione individuale.

L’epicondilite laterale è anche detta gomito del tennista perché è un disturbo caratteristico di chi gioca a tennis.

Il gomito del tennista si sviluppa perché il tennista afferra ripetutamente la racchetta e la stringe, sovraccaricando così il gomito. I tendini attaccati agli epicondili laterali o esterni si infiammano.

In alcuni casi il gomito del tennista può svilupparsi perché il tendine è leggermente lacerato, oppure a causa di un grave trauma del gomito.

I tendini servono per estendere il polso e le dita, quindi se sono danneggiati si inizia ad avvertire il dolore durante i movimenti ripetuti del polso. Il dolore si estende poi al braccio e in alcuni casi anche alla mano.

Tra le attività che comportano l’uso ripetuto del polso ricordiamo l’uso del cacciavite, del martello o delle forbici.

In alcuni pazienti il dolore può anche presentarsi quando il braccio è a riposo, oppure di notte. La mano è fondamentale nella vita quotidiana, quindi spesso è impossibile metterla a riposo e, di conseguenza, i tendini infiammati hanno difficoltà a guarire.

epicondilite
Prima dell’intervento chirurgico è possibile ricorrere a diverse terapie alternative per diminuire il dolore e l’infiammazione. In quasi tutti i pazienti il problema può essere risolto già solo ricorrendo a una terapia non chirurgica, mentre per i pazienti in cui il dolore non scompare può essere consigliabile l’intervento chirurgico.

L’intervento di solito è efficace per alleviare il dolore causato dal gomito del tennista e permette al paziente di ritornare alle normali attività. Come per qualsiasi intervento occorre prendere in considerazione i rischi e le complicazioni, conoscendole si è in grado di riconoscerle e di curarle qualora esse si presentino.

I sintomi tipici del gomito del tennista possono includere:

  • Il dolore che si irradia dalla parte esterna del gomito fino all’avambraccio e al polso,
  • Dolore quando si usa il polso,
  • Debolezza dell’avambraccio,
  • Un dolore che peggiora nel corso di settimane o mesi,
  • Dolore durante l’uso della mano per fare presa, come le strette di mano o girare una maniglia,
  • Incapacità di tenere certi oggetti in mano, come ad esempio un bicchiere

Ecco i cinque punti chiave per proteggere il gomito in presenza di epicondilite:

  1. Protezione. Proteggete il gomito da ulteriori lesioni mettendolo a riposo. Se i sintomi sono provocati da attività o da sport particolari, non praticateli finché i sintomi non migliorano.
  2. Riposo. Non fate lavorare troppo il gomito, ma non lasciatelo nemmeno immobile. In molti casi è sufficiente indossare una guaina elastica sull’avambraccio di notte per diminuire i sintomi.
  3. Ghiaccio. Per diminuire il gonfiore usate la borsa del ghiaccio, i massaggi con la borsa del ghiaccio, i bagni nell’acqua fredda o la guaina elastica impregnata d’acqua fredda. Cercate di applicare il ghiaccio il prima possibile dopo la comparsa del dolore.
  4. Compressione. Usate una benda o una guaina elastica per comprimere la zona lesionata.
  5. Elevazione. Quando possibile cercate di alzare il gomito al livello delle spalle per prevenire o diminuire il gonfiore.

Fonte: Farmaco e Cura

 

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