La Seconda Guerra Mondiale. Viaggio attraverso le macerie da cui riuscì a nascere l'Europa
Guardando il terzo cd di questa collana di Repubblica, ho sentito parlare di un aneddoto che evidenzia la poca lungimiranza di MussoliniHo ritrovato questo aneddoto ne "LA STANZA DI MONTANELLI sul Corriere della sera". Riporta uno scambio di lettere fra uomini del Governo Mussolini ( Attolico, Alfieri, Passarelli) e uno di loro scrive :Tutti i suoi collaboratori e consiglieri, a cominciare da suo genero Ciano, erano di parere contrario alla guerra e tentarono di trattenerlo. Questo venni a saperlo direttamente da loro, Grandi, Balbo e Bottai per primi. Balbo, il piu' impetuoso e outsposken dei tre, disse a Longanesi e a me, parlando di Mussolini: "Se noi avessimo i c...ni, lo pugnaleremmo e butteremmo nel Tevere: non c'e' altro modo d'impedirgli questa follia". Una sera ero con Ansaldo, direttore del Telegrafo, il giornale livornese di Ciano, quando questi ci raggiunse. Era sconfortato. "Chissa' - ci disse - chi gli ha messo in testa che l'America non e' poi quella gran Potenza che tutti credono..." ( e ancora ignorava che l'avrebbe fatto fucilare!). "Faccia una cosa - gli suggeri' Ansaldo -: gli porti i tre volumi dell'elenco telefonico di New York. Forse capira"http://archiviostorico.corriere.it/1997/giugno/14/Mussolini_elenco_telefonico_New_York_co_0_97061415696.shtml
"Con tutte le sue arie di "uomo del Futuro", era in realta' un uomo dell'Ottocento cresciuto nel mito della Grande Armee francese, e quando la vide in pochi giorni crollare penso' che ormai piu' niente poteva fermare i panzer di Hitler.
Questo aneddoto, che mi ha fatto provare una sorta di pena nei confronti di Mussolini , dimostra che non aveva capito un bel niente e affrontava una guerra mondiale così :
Un incosciente con un ego spropositato che alcuni, incomprensibilmente, rimpiangono.