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equiseto

Creato il 20 luglio 2011 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Cos’è


equiseto1L’equiseto è una pianta erbacea perenne molto antica e diffusa in quasi tutto il globo ad eccezione di Australia e Antartide. Le sue origini sono antichissime. Esisteva, infatti, già 400 milioni di anni fa. Per struttura è molto simile alle felci che notoriamente sono delle piante preistoriche. L’equiseto comprende varietà molto diverse tra loro che hanno dei ritmi di crescita, delle dimensioni e degli habitat variabili. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Equisetaceae. L’equiseto presenta varietà tipiche dei climi temperati, crescendo prevalentemente nelle zone alpine e varietà dei climi tropicali. Le varietà tropicali sono perenni e sempreverdi, mentre quelle delle zone temperate si seccano in inverno. Una particolare varietà di equiseto è conosciuta fin dai tempi dell’antica Roma per avere delle proprietà officinali. Si tratta dell’equisetum arvense, detto anche “coda di cavallo”. L’equiseto palustre, invece, è velenoso per i cavalli. Questa pianta, nelle sue diverse varietà, si presenta con un fusto alto tra 20 e i 50 centimetri, mentre le specie tropicali possono raggiungere anche i 10 metri. L’equiseto ha il fusto e le foglie simili a quelli dell’asparago. La riproduzione di questa pianta, i cui fusti sono fertili e sterili, alternativamente, avviene tramite le spore.

Proprietà


equiseto2 Le proprietà officinali dell’equiseto sono riferite solo alla varietà “equisetum arvense” che contiene principi attivi come silicio e acido silicico. Gli estratti di equiseto, ai tempi della Roma antica, venivano usati per fermare delle emorragie, curare ferite e ulcere e per problemi ai reni. Anche se questa pianta non è stata ancora ampiamente studiata, alcuni studi effettuati su donne affette da osteoporosi, hanno confermato l’efficacia dei principi attivi sulla struttura ossea se abbinati al calcio della tradizionale terapia. Il silicio dell’equiseto e il calcio si fissano alle ossa migliorandone la densità. L’equiseto sembra anche avere proprietà diuretiche favorendo l’emissione delle urine, con diminuzione dei problemi e dei gonfiori legati alla ritenzione idrica. Attualmente viene usato anche per fermare le emorragie nasali, per le ferite, anche se le erbe officinali non si devono mai applicare sulle ferite aperte, per le fratture, le scottature di primo grado e problemi reumatici. Alcuni studi sembrano dimostrare l’efficacia dell’equiseto anche per il potenziamento della memoria e delle funzioni cognitive. Gli vengono riconosciute anche proprietà anticonvulsive. L’equiseto è sconsigliato per chi soffre di problemi cardiaci e renali e per chi beve troppi alcolici, vista la sua capacità di interagire con la vitamina B presente nell’organismo e di provocarne delle alterazioni. Tra gli altri principi attivi di questa pianta troviamo anche sali di potassio, acido ascorbico, cioè vitamina C , composti fenolici, equisetonina, composti flavonici, isoquercitina, galuteolina, alcaloidi, nicotina, cloruro di potassio e acido ossalico controindicato in caso di problemi renali, mentre l’azione diuretica dell’equiseto è dovuta alla presenza di potassio, equisetonina e flavonoidi. La droga di equiseto contiene anche oro che è in grado di assorbire l’acqua e di curare l’artrite reumatoide.

Come si usa


L’equiseto come rimedio officinale viene prodotto sotto forma di erba secca, per tisane e tinture madri, ma anche sotto forma di capsule e compresse. La dose consigliata di principi attivi va rapportata al peso corporeo. Nel caso dei bambini la dose è di 1/3 di quella degli adulti. La tisana di erbe di equiseto, cioè di tutta la pianta, si prepara come qualsiasi altra tisana, versando acqua calda sulle erbe secche, tagliate e spezzettate. La dose consigliata è di 2, 3 cucchiaini di infuso per 2, 3 volte al giorno. La tintura madre in gocce, invece, prevede un dosaggio ideale di 1- 4 ml per 3, 4 volte al giorno. L’equiseto si vende anche in forma di compresse, la dose consigliata è di una compressa di 300 mg per tre volte al giorno. Ma il dosaggio cambia in base al prodotto. Per alcune compresse a base di calcio e silicio, il dosaggio consigliato è due comprese da assumere al mattino. Le compresse si assumono per prevenire l’osteoporosi, per i capelli e le unghie fragili e per avere degli effetti diuretici. L’equiseto viene venduto anche sotto forma di opercoli ( capsule) con effetto diuretico e drenante. La dose consigliata è di 4 opercoli al giorno. Disponibili anche capsule, sempre con effetto diuretico e drenante, con un diverso dosaggio. La dose consigliata, in questo caso, è di 4 capsule per due volte al giorno. Dell’equiseto si usano anche le foglie. La dose consigliata è di 10 grammi di foglie in un litro di acqua al giorno. La posologia ideale va comunque sempre prescritta da un medico erborista che la valuterà in base al peso, all’età e ai disturbi lamentati dal paziente.

Costi dei prodotti


Il costo dei prodotti contenenti i principi attivi dell’equiseto varia in base al produttore,alla marca, alla tipologia. Per quanto riguarda i rimedi erboristici bisogna puntate più sulla qualità che sul prezzo, perché l’equiseto, ad esempio, potrebbe nascere assieme a delle varietà tossiche, quindi è essenziale che la pianta sia genuina al 100%. Una confezione da 50 capsule di pianta selezionata ed essiccata in polvere, costa circa 11 euro; una confezione da 50 opercoli costa invece quasi 14 euro; una confezione da 100 compresse costa sempre intorno agli 11 euro.

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