Erba prato
Il prato è una superficie esterna composta essenzialmente da erba verde. Quest’erba si sviluppa grazie alla semina o grazie alla posa di prati a rotoli o a zolle. Qualunque sia la scelta di creazione del prato, bisogna sempre assicurargli le giuste cure e attenzioni. Sarà, infatti, la manutenzione dello stesso che garantirà la lunga durata dell’erba e la sua classica colorazione verde. In genere, i prati da giardino possono essere realizzati con diversi stili. In base allo stile scelto si avranno prati sportivi, rustici o da foraggio, ed ornamentali. La tipologia di prato condiziona enormemente la cura che si dovrà prestare alla sua erba. Il prato sportivo necessita di frequenti concimazioni, perché tende a logorarsi a seguito del calpestio. Il prato rustico o da foraggio è più un prato di campagna e quindi può essere mantenuto in condizioni molto “naturali”, ovvero anche con la presenza di qualche erba infestante o di campo. Il prato ornamentale è quello a cui vanno riservate le maggiori cure e attenzioni, perché si tratta di un prato con finalità estetiche e quindi con la necessità di mantenere l’erba sempre uniforme e priva di altre piante infestanti.
Erba da semina
L’erba del prato seminato si sviluppa da semi appositamente commercializzati dai vivai e da aziende sementicole. La scelta dei semi condiziona fortemente la qualità e la resa dell’erba. In commercio esistono, infatti, semi per prati ombreggiati e freschi e semi per prati soleggiati. I primi sono composti da erbe microterme, specie di graminacee adatte a svilupparsi in climi con poco sole e con basse temperature, i secondi sono composti da graminacee macroterme, ovvero adatte a vivere anche in condizioni di siccità e di temperature elevate. La scelta dei semi va quindi fatta sulla base del clima della zona in cui il prato dovrà sorgere. Le parti da seminare dovranno essere individuate tramite un accurato progetto di suddivisione del giardino in aree libere e verdi. In questo caso si dovranno individuare quelle che formeranno viali, sentieri e viottoli e quelli che dovranno formare il manto erboso. Se queste zone insistono su superfici troppo umide e ombreggiate sarà meglio seminare erbe microterme, altrimenti si potrà tranquillamente optare per le macroterme. Il terreno che dovrà accogliere l’erba da semina va accuratamente lavorato e preparato. Intanto si devono eliminare residui come ciottoli e laterizi, poi si devono estirpare resti di piante ed erbe infestanti. Il suolo va poi smosso, zappato, vangato e rullato. Questi movimenti frantumano il terreno in zolle e lo livellano per formare proprio il cosiddetto “letto di semina”, ovvero la superficie su cui spargere i semi.