Ugo Sposetti
Sul Fatto Quotidiano un interessante ritratto del tesoriere Ugo Sposetti ci fornisce indirettamente utili dati sul perchè siamo sommersi dal debito pubblico. Un dettaglio dell’ epoca ‘felice’ delle pensioni baby, del sistema retributivo, del finanziamento pubblico della politica in costante aumento, eccetera, tutto finito (?) con il contributivo, gli esodati, e via tagliando e ‘macellando’. Dunque: Angela Giovagnoli entra in Parlamento nel 1976, giovane deputata del Pci. E’ la consorte di Sposetti (segretario della federazione di Viterbo). “Dall’ addio parlamentare, nel 1987 -riferisce il Fatto- percepisce un assegno vitalizio netto di 4.277 euro”. Dobbiamo verificare, ma il ragionamento che segue non deriva dalla consistenza della cifra. Che, scritta così, dovrebbe significare “al mese”. In effetti ci pare altina, paragonandola ai parlamentari pensionati in epoca più recente e con maggiore anzianità di servizio. Qui ci sono in ballo solo tre legislature (ma gli anni mancanti ai 15 saranno sicuramente stati coperti da contribuzione volontaria). Da non escludere che si tratti di cifra annuale, farebbe poche centinaia di euro mensili, ma percepiti a partire dai 40 anni (circa) di età. In seguito fu fissato che l’ assegno decorresse dai 50 anni d’età, e poi più su. Comunque roba da…contro-esodati! Elevata o piccina che sia, la pensione parlamentare della Giovagnoli si aggiunge ad altre migliaia, gli exparlamentari sono diventati un esercito, grazie al ricambio sempre crescente ad ogni legislatura. Un ricambio che è stata prerogativa dei gruppi parlamentari comunisti fin dagli anni ’80, mentre negli altri partiti si restava incollati al seggio. Una regola apprezzabile, quella introdotta dal Pci, si può, anzi si dovrebbe fare politica anche fuori dalle Camere. Ma una regola fatta anche per usufruire (profittare?) in massimo grado del privilegio pensionistico, insomma un’ aggiunta di finanziamento pubblico ai partiti. Come per varie altre categorie nell’ epoca (mai tramontata) delle ‘leggine’. Un fardello enorme per i conti pubblici, per i cittadini. E Sposetti? Il senatore ex tesoriere ha sempre difeso il finanziamento pubblico, anche le sue storture. E ha messo in salvo le proprietà del Pci, Ds, Pds…facendole ereditare dalle Fondazioni. A noi tutti, il debito. (Per quanto riguarda la consorte, sono sicuro di ricordarmela tra le tante parlamentari del Pci tra le migliori di Camera e Senato, come del resto i deputati e senatori comunisti).Gian Paolo Vitale
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