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Erice: la leggenda di Berretta Rossa

Creato il 20 maggio 2013 da Marcella

La leggenda di Berretta Rossa nasce ad Erice e si lega ai luoghi del cosiddetto “Quartiere Spagnolo”, un impianto architettonico di natura militare, i cui lavori di costruzione iniziarono nel ‘600 ma non furono mai ultimati.

QUARTIERE SPAGNOLO

QUARTIERE SPAGNOLO

La costruzione nacque in origine nel progetto di ospitare le truppe spagnole di stanza ad Erice durante un periodo di presidio militare. Forse il fatto che i lavori di un così sfarzoso progetto urbanistico-militare, senza un’apparente ragione, non vennero mai portati a termine e forse anche il fatto stesso che le truppe spagnole abbandonarono improvvisamente quell’importante sito militare mentre era ancora in costruzione, alimentarono nella fantasia dei locali la suggestione della presenza ad Erice di un luogo maledetto, infestato da un fantasma.

Il fantasma in questione sarebbe quello di un soldato spagnolo, impiccato sullo spiazzale antistante la caserma, poi ribattezzato simpaticamente Berretta Rossa. Secondo quanto si racconta un giovane soldato spagnolo si trovò ad importunare impudentemente la ragazza di un uomo ericino ed una sera l’uomo trovò il soldato spagnolo nel cortile della fidanzata intento a farle la corte. L’ericino, infuriatosi, intimò al soldato di non farsi mai più rivedere pena la morte, ma questi in preda ad un raptus omicida lo assalì pugnalandolo al petto. Per questo misfatto il soldato spagnolo venne subito rinchiuso in carcere e condannato a morte per impiccagione. Il giorno dell’esecuzione, a novembre, sotto un cielo minaccioso, nero, il condannato si presentava al patibolo, davanti ad un pubblico di spettatori e curiosi, con la sua militaresca berretta rossa ancora sulla testa. Quando il boia ebbe l’ordine di eseguire la sentenza, il violento strappo della corda nel tramortire il soldato alla nuca spostò sull’orecchio destro la sua piccola berretta rossa. L’impiccato ormai esamine aveva assunto, in una macabra scena tra luci ed ombre, l’inquietante posa di una figura caravaggesca, e proprio quando i presenti stavano lasciando il posto, il corpo del soldato ebbe improvvisamente un fremito, un sussulto e dalla sua bocca fuoriuscì uno stridente sibilo, poi tutto tacque ed anche il corpo cessò di tremare, intanto un vento sinistro venuto dal nulla aveva tolto e portato via il berretto rosso dal capo immobile dell’impiccato. Allora tutti presero in fretta ad andar via, e fu dopo qualche giorno che gli anziani iniziarono a dire che Berretta Rossa, così intanto avevano chiamato quel soldato spagnolo, era morto in maledizione per aver rifiutato i sacramenti religiosi, e che per questo la sua anima era condannata a vagare in un limbo eterno per quei luoghi dove morì, a causa dei suoi delitti terreni.

vicolo

vicolo

Da quel momento del fantasma di Berretta Rossa si cominciò a parlare tra i vicoli, sui cortili e nelle case di Erice, anche perché iniziarono proprio allora a verificarsi strani fenomeni: urla, tonfi sordi, satiriche risa, sparizioni misteriose, crolli improvvisi e voci tra le mura del quartiere spagnolo, tanto che i soldati spagnoli abbandonarono in fretta e furia il presidio della caserma, trovando ospitalità presso le case degli ericini.

Molti sono i racconti dei locali e di sconosciuti visitatori che, ignari della leggenda, sono stati colti nei luoghi del quartiere spagnolo, in passato e di recente, da tremendi spaventi, facendo a detta dei testimoni, in una sorta di cronaca dell’inspiegabile, la terribile esperienza di lugubri lamenti, di bizzarre apparizioni e di evanescenti figure aggirarsi tra la nebbia, in notti buie e di tempesta, proprio quando si dice il fantasma di Berretta Rossa si materializzerebbe, girovagando inquieto, senza pace, né requie.


Archiviato in:storia o mito Tagged: berretta rossa, boia, erice, fantasma, fidanzata, quartiere spagnolo

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