“Tenevo i quadri nel cassetto, non sapevo dove metterli” confessa candidamente Angelo Cauzzi, operaio Tamoil in pensione. Ma il disegno e la pittura lui li ha sempre amati: disegnava a matita sforzandosi di riprodurre la realtà nelle sue sfumature più suggestive. “E’ l’insegnamento che mi hanno dato – spiega – Prima impara le basi, disegna, disegna anche per delle ore, devi riuscire a
Da sinistra l’artista Angelo Cauzzi, il presidente dell’associazione Eridano Sergio Menta e… la terracotta “Il canoista” nel corridoio della sede
rappresentare la realtà, poi fai quello che vuoi”. Il risultato è che chi entra nel corridoio per prenotare un viaggio resta meravigliato. Dei quadri così attraenti proprio lì non se li aspettava: “Avanti” invita il presidente Menta. Che incuriosito viene fuori dall’ufficio e si mette a conversare con il visitatore o la visitatrice. Si resta stupiti. Ammiri il tratto delicato che raffigura la bellezza femminile, e ti ritrovi come in un ambiente che non avresti mai immaginato, come in un gradevole stato di choc e d’incanto. L’abilità di Angelo Cauzzi imbriglia l’attenzione: crea una visibilità da sogno con tratti raffinati. E i lavori in terracotta colpiscono per la rappresentazione dinamica dei soggetti: il canoista piegato nello sforzo, la dolcezza profonda del sorriso della maternità.
L’associazione Eridano vuole portare in luce i talenti dei propri soci, circa 1.600, e guarda avanti. Le iniziative culturali dimostrano che senza contributi pubblici particolari le opportunità si creano: bastano un po’ di fantasia, spirito d’iniziativa, un minimo di coraggio e naturalmente la materia prima, in questo caso gli artisti. Eridano ha aperto una via nuova. Al di fuori dei musei e delle sale convenzionali, ti fa ritrovare l’arte all’improvviso dove non te l’aspetti, dunque più libera, più forte.
“Maternità”
Angelo Cauzzi ha frequentato corsi di disegno e di pittura presso validi artisti e professori cremonesi – spiega il messaggio di presentazione della mostra – quali Dante Lipeti, Giorgio Mori e anche apprendendo tecniche d’incisione con Vladimiro Elvieri. Si avvicina più tardi alla scultura della terracotta con Mario Giuseppe Spadari e si perfezione in stile e tecnica con lo scultore Agostino Ghirardi. Partecipa alle mostre collettive e gli viene conferito il primo premio al concorso nazionale Malfanti di Monticelli d’Ongina per la terracotta “Maternità”.
Dunque appena s’è affacciato fuori Cremona è stato anche premiato e non c’è da meravigliarsene.
La nuova sede dell’associazione di corso Vittorio Emanuele è stata inaugurata il 21 maggio e il consiglio ha deciso di mettere a disposizione una spazio espositivo per tutti i soci che si dedicano ad attività artistiche nel tempo libero. Emerge la creatività che in città non trova spazi adeguati e oltretutto la cultura diventa occasione d’incontro fra le persone, amicizia, solidarietà.
Eridano collabora con i soci del gruppo artistico Il Cascinetto ed espone anche le sculture del Laboratorio del Cotto di Cremona. La sala di corso Vittorio Emanuele si infittisce di appuntamenti: a marzo però l’associazione conquisterà gli spazi del Comune, con una mostra di pittura, sculture e fotografie dal titolo “gli artisti fra di noi”. Nulla di più gentile e familiare!