E così ieri, quarto giorno di fashion week, un sabato mattina gelido ma per fortuna ancora avido di pioggia e neve, mi sono alzata di buon ora per la sfilata di Ermanno Scervino. A far da cornice lo splendido giardino di Palazzo Serbelloni, allestito per l’occasione con un’apposita tensostruttura la cui scenografia ci ha permesso di fare un piccolo viaggio e ritrovarci immersi nell’atmosfera fiorentina.
Una donna che mi ha lasciata letteralmente senza parole quella di Scervino e che voglio mostrarvi, infatti, nelle foto ufficiali giunte fresche fresche dall’ufficio stampa, perché dalla mia posizione vedevo benissimo gli abiti ma non avevo luci a favore per permettermi dei begli scatti. Quel che si nota subito è un completo eclettismo nella ricerca stilistica per il prossimo autunno-inverno 2013-2014: Scervino reinterpreta in chiave moderna tendenze che vengono dal passato e da varie epoche storiche e socio-culturali. Splendidi i cappotti, dai tessuti maschili ma non dal taglio maschile, poiché avvolgono il corpo segnando seno e punto vita. Catturano lo sguardo i dettagli bikers come imbottiture, cerniere, reverse aperti. Protagoniste pelle e pelliccia, la prima per abiti dalla silhouette avvitata, la seconda come filo conduttore per i capispalla (maniche, colli, stole indossate anche come sensuali e misteriosi cappucci).
Per il giorno la donna si veste con mini abiti in seta dai tagli asimmetrici che risultano morbidi e fluidi sul corpo e ancora con lavorazioni in maglia illuminate da Swarowski. La sera invece è un momento di sensualità, tutto giocato sulle opposizioni di materiali: i tessuti couture infatti si ispirano a mondi sportivi come quello dei biker e vengono uniti ad organza e chiffon, così come gonne e abiti in organza si presentano con inseriti in pelle o flanella.
Predominano colori freddi: tutte le tonalità di grigio, dal chiaro all’antracite, blu e nero, move e bordeaux. Ciò che mi ha sorprese è l’incredibile maestria nel giocare con questi colori, tanto che la donna Scervino non appare affatto algida e fredda, ma anzi, sicura di sé, maliziosa e sensuale.
Splendidi anche gli accessori: dalle cinture in metallo ai bijoux tempestati di pietra, passando per classiche decolleté stringate o con motivi biker per quanto riguarda le scarpe e, infine, due nuove versioni di borse ormai amatissime come la Bat Bag, proposta in pitone move e in pelliccia stampa leopardo e la Faubourg Bag in nappa nera mood biker.
Scende il spario su questa Firenze virtuale: applausi a Scervino.