Leggendo sulle varie testate le gesta folli del norvegese Breivik sono rimasto colpito dalla notizia strillata che vedeva l’eroico Kasper Ilaug, un tecnico informatico di 53 anni, che armato di coraggio ha preso il suo barcone caricando diversi ragazzi disperati, e portandoli lontano dal fuoco della mitraglietta di Breivik.
Ma era il titolo che aveva catturato la mia attenzione.
Cosa ci avrà fatto mai il 53enne norvegese con un iPad? L’avrà usato come semplice fonte di consultazione, come scudo, servendosi della robusta scocca che protegge l’ipad oppure, perché no, servendosene come pesante oggetto contundente nel caso si fosse imbatto faccia a faccia con l’esaltato nazista?.
Leggendo l’articolo appare subito chiaro che l’iPad è stato utile quanto un buco di culo nel gomito. Avesse avuto un kindle, un tablet con android o un acciarino dell’epoca napoleonica, l’esito della vicenda non sarebbe cambiato di una virgola. L’eroe schivo ci fa notare che non era il solo ad aver fatto gesti simili, anche un turista tedesco ha fatto la stessa cosa. il povero crucco oltre ad indossare presumibilmente i calzini bianchi con i sandali, però non aveva un iPad per poter usufruire dei servizi a pagamento del Corriere della sera.
La notizia riprende quella pari pari quella del dailymail, con la differenza che questo non riporta nel titolo il presunto uso eroico della tavoletta apple.
Se è vero che il prodotto della apple è buono ma non rivoluzionario, dal punto di vista dell’immagine buca come pochissimi altri. Lo sa bene Santoro. Un furto del valore di tremila euro per uno che fattura come una piccola azienda non è certo una notizia tale da riempire le cronache principali, se non fosse che l’oggetto rubato è appunto un iPad. A meno che questo non contenesse immagini compromettenti tra lui e Sandro Ruotolo la rilevanza avuta dai media è stata sproporzionata.
Ma questa è roba del secolo scorso, Luis usa l’iPad per far vedere ai giocatori cosa devono fare in campo, i quali abbagliati dal riflesso e in controluce non vedono un cazzo, ma da buoni professionisti fanno buon viso a cattivo gioco. Essere eroi con l’iPad non sempre è gratificante. Martin Sileno (redattore)