Promemoria per mariti e fidanzati che non ne possono più di salotti affollati di donne desiderose di conoscere l’ultimo contenitore ermetico in plastica usato anche dagli astronauti o la crema miracolosa che vi leviga la pelle come una pialla da falegname. Se la rappresentante che arriva a casa vostra si tira dietro una valigia rossa, allora, fregatevi le mani e comprate una bottiglia di vino buono. Il “conclave” femminile non può che far bene a lei e a voi. Alla coppia, insomma.
Cristina Luzzi, da San Giorgio, Monferrato casalese. Dopo qualche anno passato tra Italia e Spagna al servizio delle industrie (settore esplosivi, gas, cosmetici…) la manager ha deciso di cambiar decisamente settore, introducendo in Italia la vendita a domicilio di prodotti per il benessere femminile. Sex toys, cosmetici, gadgets vari per serate romantiche o piccanti. Centinaia di prodotti sexy, portati a domicilio da una schiera di rappresentanti della Valigia Rossa, tra un té coi pasticcini e un pettegolezzo sull’amica assente. Una vera e propria novità che ha scardinato le diffidenze e i tabù. Cristina ci racconta la sua “prima volta”: “In Spagna mi sono trovata in mezzo ad una riunione durante un compleanno. Inizialmente stupita, poi divertita, ha imparato molto sul benessere femminile”. I meeting sono infatti una sorta di consultorio informale, dove si fa un po’ di sex therapy e un po’ di scambio di confidenze tra amiche: “Le riunioni numerose sono divertenti, quelle ristrette sono interessanti”, rivela il capo italiano de La Valigia Rossa. Quando il clima si fa più amichevole, ecco che si apre lo scrigno rosso per svelare il campionario osé, ma non solo.
Tra gli oggetti che vanno di più ci sono le “palline della geisha”, ad uso interno, per allenare il pavimento pelvico. “Le ho lasciate in bagno, in modo che mio figlio di 18 anni le vedesse. E’ stato un modo interessante per parlare di sessualità”, confida Cristina.
La squadra de La Valigia Rossa è in continuo aumento: ad oggi sono una sessantina, ma vengono formate sempre nuove ragazze che dimostrano intraprendenza e coraggio imprenditoriale. Ogni rappresentante, infatti, è una libera professionista. La VR non è strutturata a piramide in un sistema multi-level.
Non solo sesso attivo, però. La VR si impegna anche i progetti sociopedagogici più ampi e di educazione sessuale, e beneficenza per la LILA.
“Se le donne stanno meglio, sta meglio la coppia”, chiosa la Luzzi: “Le donne hanno il diritto di dedicarsi a se stesse”.
Alle riunioni gli uomini non sono mai ammessi, ma sentitamente ringraziano.