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Erotica [.2]

Da Philomela997 @Philomela997

Rubrica Scarabocchi

“Tra il garofano e la spada”

in “POESIE D’AMORE di Rafael Alberti, Arnoldo Mondadori Editore, 1966. Traduzione di Marcella Eusebi Ciceri.

Prima edizione “Entre el clavel y la espada” (1930-1940), Buenos Aires, 1941

.

Qui, nel profondo, un umidore ardente;

blando, un calore oscuro che qui bolle;

soffocato anelare che si affonda,

piegandosi e morendo lungamente.

.

Labbra in labbra che non attacca dente;

lingua in gola che ombrosa si fende;

aspri dintorni, fiera ostinazione

per morder della fonte l’impossibile.

.

Fiera insistenza, poiché né alla donna

più donna, né all’uomo più uomo è data

altra vetta ch’esser campo e seme,

.

poiché il resto, oh corpi risvegliati!

Son fulgori che si perdono all’alba

in un súbito incendio, disperati.

***

erotica- del corpo femminile 2

***

(Guerra alla guerra per la guerra.) Vieni.

Volgi le spalle. Il mare. Apri la bocca.

Contro una mina una sirena cozza

e un arcangelo affonda, indifferente.

.

Tempo di fuoco. Addio. Urgentemente.

Chiudi gli occhi. Questo è il monte. Tocca.

Saltan le vette sparpagliando roccia

e si assassina un bosco, inutilmente.

.

Dinamite alla luna, pure? Andiamo.

Morte alla morte per la morte: guerra.

In vero, pensa il toro, il mondo è bello.

.

Incendiati, mio amore, sono i rami.

Apri la bocca. (Il mare. Il monte.) Chiudi

gli occhi ora e sciogliti i capelli.

***

Alberti 〈-è-〉, Rafael. – Poeta spagnolo (Puerto de Santa Maria 1902 – ivi 1999)

“Rafael Alberti nasce nel 1902 a Puerto de Santa Maria, vicino a Cadice, in Andalusia, passa un’infanzia tranquilla e nel 1917 si trasferisce a Madrid dove comincia la sua avventura artistica come pittore rimanendo attaccatissimo alla sua terra d’origine.

Nel 1922 i suoi lavori vengono esposti nell’ateneo di Madrid, poco dopo entrerà in contatto con gli artisti e gli scrittori nella Residencia de Estudiantes, quelli che saranno in seguito i protagonisti della Generazione del 27.
Nel 1924, mentre è costretto a vivere nella sierra (Guadarrama y Rute) a causa di una malattia alle vie respiratorie, pubblica la raccolta di poesie “Marinero en tierra”, un canto d’amore per il mare, che vince il “Premio Nacional de Literatura”.
Nel 1927 partecipa alle celebrazioni per i trecento anni dalla morte di Luis de Góngora in omaggio al quale pubblicherà “Cal y Canto”.
Sono del 1929 le dolorose liriche “Sugli Angeli” (“Sobre los angeles”) risultato poetico di una profonda crisi personale.
Quegli anni li passa a contatto con Federico Garcia Lorca, Salvador Dalì e Pablo Picasso, amici e compagni di strada, pubblica poi “Sermones y moradas” e “El hombre deshabitado”.
Una nuova fase inizia con l’avvento della Repubblica franchista.
Nel 1931 entra nel Partido Comunista de España (PCE), studia teatro nell’Unione Sovietica e dirige con la moglie Maria Teresa Leon, scomparsa nell’88, la rivista rivoluzionaria “Octubre” e dal ’36 al ’39 partecipa alla guerra civile nelle file repubblicane.
Nel 1939, dopo la sconfitta repubblicana, si rifugerà in Francia, poi in Argentina quindi in Italia a Roma a Trastevere (1963). Degli anni ’60 sono i suoi “Poemi d’amore” i versi per “Roma, pericolo per i viandanti”, “Gli otto nomi di Picasso”. Le rime “Amore in bilico” sono dedicate all’erotismo e alla donna, alla sua nuova e giovane compagna.
Rientrerà nella sua città in Spagna, solo dopo la morte di Francisco Franco, nel 1977 e nel 1990 si risposerà con Maria Asuncion Mateo di quarantaquattro anni meno di lui ed otterrà il Premio Cervantes.
L’ultimo rappresentante della “Generazione 27″, il movimento a cui appartenevano anche Garcia Lorca e Vicente Aleixandre, muore a Puerto de Santa Maria, per arresto cardiaco, il 28 ottobre 1999.”

Poetica:  http://www.clubautori.it/rafael.alberti

Intervista e bibliografia: http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=articolo&Id=348


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