Non voglio assolutamente polemizzare con il mio amico Erri De Luca, anzi questo è un encomio alla sua lungimiranza di autore contemporaneo, dovuto al fatto che il 30 maggio ha presentato il suo ultimo romanzo “Il peso della farfalla” nell’ambito di una serie di eventi organizzati dal Fashion District Mantova Outlet. Secondo me è un grande traguardo, di ampie vedute, quello raggiunto dall’autore partenopeo specialmente se si scorre il suo curriculum e si guarda al suo passato: Erri per chi non lo sapesse è stato alto dirigente di Lotta Continua negli anni più feroci della contestazione in Italia; ora ce lo troviamo in quello che una volta era considerato “luogo di perdizione”, “terra blasfema” per certa sinistra e propone il suo “prodotto” come una qualsiasi merce. Certo Erri, e chi per lui gestisce la sua immagine, ha raggiunto una maturità che fa considerare un “non luogo”, come lo definisce Marc Augé, punto importante per veicolare la cultura, per promuovere libri e quant’altro. A differenze di quella sinistra pseudo-illuminata e snob che per vezzo ancora si rinchiude negli scantinati che sanno di muffa e nelle cantine maleodoranti e presenta i propri testi nelle osterie fuori porta (che neanche più Guccini canta) e nei convivi vernacolari, Erri, il capo dell’ala militare di Lotta Continua ha saputo giocare d’anticipo e mettersi in gioco in uno di quei templi del consumismo che fanno inorridire i ricchi radical-chic. Da uno come me che ama il popolo e la gente: complimenti! Magazine Cultura
Non voglio assolutamente polemizzare con il mio amico Erri De Luca, anzi questo è un encomio alla sua lungimiranza di autore contemporaneo, dovuto al fatto che il 30 maggio ha presentato il suo ultimo romanzo “Il peso della farfalla” nell’ambito di una serie di eventi organizzati dal Fashion District Mantova Outlet. Secondo me è un grande traguardo, di ampie vedute, quello raggiunto dall’autore partenopeo specialmente se si scorre il suo curriculum e si guarda al suo passato: Erri per chi non lo sapesse è stato alto dirigente di Lotta Continua negli anni più feroci della contestazione in Italia; ora ce lo troviamo in quello che una volta era considerato “luogo di perdizione”, “terra blasfema” per certa sinistra e propone il suo “prodotto” come una qualsiasi merce. Certo Erri, e chi per lui gestisce la sua immagine, ha raggiunto una maturità che fa considerare un “non luogo”, come lo definisce Marc Augé, punto importante per veicolare la cultura, per promuovere libri e quant’altro. A differenze di quella sinistra pseudo-illuminata e snob che per vezzo ancora si rinchiude negli scantinati che sanno di muffa e nelle cantine maleodoranti e presenta i propri testi nelle osterie fuori porta (che neanche più Guccini canta) e nei convivi vernacolari, Erri, il capo dell’ala militare di Lotta Continua ha saputo giocare d’anticipo e mettersi in gioco in uno di quei templi del consumismo che fanno inorridire i ricchi radical-chic. Da uno come me che ama il popolo e la gente: complimenti! Possono interessarti anche questi articoli :
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