Il giudice Iadeluca ha riconosciuto l’insussistenza del fatto. Erri De Luca assolto per le sue dichiarazioni rilasciate nel 2013.
Assolto “perché il fatto non sussiste”. Con questa motivazione il tribunale di Torino ha assolto lo scrittore napoletano Erri De Luca, respingendo così la richiesta di condanna ad una detenzione di otto mesi avanzata dai pm Antonio Rinaudo e Andrea Padalino. Il giudice Immacolata Iadeluca ha infatti riconosciuto quello che Erri De Luca e il suo avvocato Gianluca Vitale si aspettavano, ovvero che le parole rivolte pronunciate contro la Tav , quelle per cui lo scrittore era finito a processo, rientrano a tutti gli effetti all’interno dell’articolo 21 della Costituzione, articolo che tutela la libertà di espressione per ogni singolo cittadino.
Erri De Luca è stato assolto dalla accusa di istigazione al sabotaggio.
Photo Credit: Niccolò Caranti/ Foter/ CC BY-SA
Le richieste di condanna effettuate dalla pubblica accusa si riferivano più precisamente ad una circostanza ben precisa, l’interviste rilasciate da Erri de Luca il 1 settembre 2013 all’Huffington Post e quella di poco successiva concessa all’Ansa. Proprio in quel periodo la Valle era stata presa di mira per una serie di attacchi effettuati da alcuni attivisti No-Tav nei confronti dei cantonieri che lavoravano sul territorio. Il 31 agosto 2013, alcuni attivisti erano stati arrestati per via del ritrovamento di bottiglie e cesoie nelle loro auto, scatenando una lunga serie di reazioni anche nell’opinione pubblica. Fra le voci più forti si era levata proprio quella di De Luca che, in polemica con l’appello lanciato dal Procuratore Capo di Torino Giancarlo Caselli sul rischio di terrorismo in Val Susa, aveva dichiarato la frase incriminata: “la Tav va sabotata”, frase che aveva immediatamente portato la società committente dei lavori, la Ltf, a sporgere denuncia.
“Oggi- ha detto Erri De Luca subito dopo la sentenza- è stata impedita una ingiustizia. Mi sono trovato in una lunga sala d’attesa, ma adesso è finita. Di tutta questa vicenda – ha concluso lo scrittore- rimane la grande solidarietà delle persone che mi hanno sostenuto in Italia e in Francia. Questo tribunale era un avamposto affacciato sul futuro prossimo del nostro Paese”.
D.G.
Tags:Antonio Rinaudo,Erri De Luca,giancarlo caselli,Immacolata Iadeluca,tav,tribunale