Erri De Luca risponde a Ltf sul caso Tav

Creato il 08 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ltf, la società che sta costruendo la linea ad alta velocità che collegherà Torino e Lione, ha annunciato tre giorni fa l'intenzione di denunciare per "istigazione al sabotaggio" lo scrittore Erri De Luca. L'iniziativa è legata alle recenti affermazioni di De Luca in favore di "cesoie e sabotaggi" contro il cantiere della Tav. E' necessario ricordare che il 30 agosto scorso è divampato un incendio al capannone di una ditta di Bussoleno che aveva svolto dei lavori nel cantiere di Chiomonte. Dopo il presunto attentato, il titolare aveva affermato di essere pronto a lasciare l'attività per il clima negativo nei confronti delle aziende impegnate nell'opera. Sui siti del movimento, come notav.info, compaiono commenti contrastanti: da un lato rivendicazioni del reato, dall'altro le voci di chi si distacca da gesti di violenza simile, atti delittuosi dei singoli. Infine un testo anonimo insinua che l'episodio non sia altro che un tentativo della ditta di ottenere un risarcimento dall'assicurazione. Nei primi giorni di settembre, Gian Carlo Caselli, Procuratore Capo di Torino, si era così espresso riguardo al clima di pericolo e tensione sempre crescente nella zona del cantiere: "È grave la sottovalutazione di politici e intellettuali su quel che accade in val di Susa. Un silenzio che arriva a rasentare la connivenza". Proprio lo scrittore napoletano aveva deciso di rispondere con decisione e senza mezzi termini, sull'Huffington Post: "La Tav va sabotata. [...]Quella sulla Tav non è una decisione politica ma delle banche e di coloro che devono lucrare a danno della vita e della salute di un'intera valle. [...]I sabotaggi sono necessari per far comprendere che la Tav è un'opera nociva e inutile". La legge morale sopra quella dello stato per Erri De Luca che aveva ancora commentato: "Quando si tratta della difesa della propria vita e dei propri figli qualunque forma di lotta è ammessa". Il romanziere, ex di Lotta Continua, è uno dei pochi intellettuali italiani apertamente schierati contro la Tav, ma non solo, è anche un dichiarato combattente, che tornerà presto in Val di Susa a lottare, dal momento che risponde: "questa denuncia non mi fa certo cambiare idea, sempre che arrivi, perché al momento io non ho ricevuto nulla."

Ma, a seguito della sua presa di posizione, le reazioni non sono state solamente di sostegno: il deputato del PdL Giuseppe Esposito ha lanciato un boicottaggio dei libri dell'amato scrittore. Appello subito stroncato da Gianluca Foglia direttore editoriale Feltrinelli, editore di De Luca, che, pur ricordando di non voler entrare nella polemica No Tav, si è così espresso: "Penso che non sia mai un buon segno quando qualcuno propone di boicottare i libri". Sostegno a De Luca proviene anche dal celebre collettivo Wu Ming, che attraverso Twitter, comunica : "Noi stiamo con Erri De Luca. Quello che ha detto lui lo pensiamo da sempre e lo diciamo anche noi". Per Erri De Luca, intervistato da Repubblica, un intellettuale non può disinteressarsi delle conseguenze delle parole che pronuncia: "Se poi l'intellettuale è uno scrittore, è bene che conosca il significato delle parole: è il suo mestiere. Direi di più: l'intellettuale non dovrebbe mai smentire quel che ha detto e scritto". Intanto il cantiere della Tav continua e nel giro di settimane dovrebbe essere completato il montaggio della talpa che scaverà il tunnel esplorativo di 7 chilometri.


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