Un altro errore tipico di Social Media Marketing è la convinzione che ogni contatto ottenuto tramite i Social Network sia un nuovo iscritto alla nostra newsletter.
Quante volte accettiamo richieste di contatto su LinkedIn e veniamo immediatamente bombardati di newsletter alle quali non ci siamo mai iscritti? Vi sarà sicuramente capitato. In questo modo non si fidelizza il proprio pubblico e non si coltiva affatto la propria reputazione professionale. Al contrario, si creano utenti insoddisfatti, arrabbiati, e si rischia di finire nello spam.
Mi è capitato anche di sentire frasi del tipo: “Ok, abbiamo ottenuto tutti questi nuovi follower su Twitter, quindi adesso possiamo… prendergli l’indirizzo email e mandargli la nostra newsletter, vero?”
I Social Media non servono ad accaparrarsi contatti per poi tempestarli di newsletter. Servono a creare una relazione col nostro pubblico, a entrare nel loro quotidiano, cosa di cui dobbiamo avere il massimo rispetto. Le persone sono sui Social Network per svagarsi, divertirsi (su Facebook in particolare) o per informarsi, discutere (Twitter e LinkedIn). In una parola, condividere.
Entriamo in questo flusso di informazioni e di scambi che le persone intrattengono con quanti conoscono per amicizia, interessi condivisi o per lavoro. Partecipiamo anche noi a quello che sta accadendo, inseriamoci con discrezione nelle conversazioni, usiamo il medesimo linguaggio, offriamo contenuti utili e di valore.
Le persone si interesseranno a noi, cominceranno a seguirci, apprezzeranno i nostri valori e potranno conoscere i nostri prodotti e servizi come conseguenza di una relazione che abbiamo saputo instaurare.
Questo è Social Media Marketing.
Post della serie “Errori di Social Media Marketing”. Fonte: Jeff Bullas
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Errore n. 3: Lanciare un blog = Essere ascoltati Errore n. 4: Urlare = Ottenere attenzione