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Errori di Stampa "movimenta" la Rai. Siamo tutti uniti per dei diritti sacrosanti

Creato il 21 febbraio 2012 da Calcisulcalcio
I precari esultano. "Siamo emozionati, ci speravamo ed è una prima piccola vittoria". Questo il commento a caldo di Paola Natalicchio, portavoce di Erroridistampa, il blog dei giornalisti precari romani che ha portato alla luce lo scandalo della clausola gravidanza nei contratti della Rai."Prendiamo atto con soddisfazione dell'interessamento del dg Lorenza Lei di rivedere quel punto 10, che per noi significa eliminarlo", dice la Natalicchio annunciando l'avvio di una raccolta sul blog di testimonianze per un dossier da inviare alla Lei. (Fonte: www.repubblica.it)
Questo è l'ultimo capoverso di un articolo comparso su Repubblica.it. La notizia è stata riportata anche da altri media. Sono veramente felice di aver intervistato per il mio blog personale Coltrinaux, Valeria Calicchio, membro di "Errori di Stampa". Voglio pubblicarla anche su Calci sul Calcio. Alla fine dell'intervista, ho inserito il link del blog del comitato dei giornalisti precari romani. Visitatelo. E' importante.
di Daniele Coltrinari

Chi è Valeria Calicchio? Come è diventata giornalista professionista? Dove ha lavorato e per chi lavora attualmente?
Sono una giornalista professionista di 30 anni. Dopo essermi laureata in scienze della comunicazione a Napoli, ho deciso di fare la Scuola di Giornalismo. Sono entrata in quella di Salerno, dove ho studiato e lavorato per due anni. Attraverso la scuola ho fatto due stage formativi in grandi testate giornalistiche: uno al Giornale e l'altro all'Adnkronos. Finita la scuola ho deciso di fare un altro stage all'Unità, dove sono rimasta altri 3 mesi. Nel 2009 ho sostenuto l'esame per diventare professionista. Successivamente ho cominciato a collaborare per un Free Press romano, per il quale scrivo di teatro, musica e spettacoli. Inoltre ho lavorato per diversi mesi in un ufficio stampa che si occupava della produzione di Oli e vini di alta qualità. Attualmente sono disoccupata.
Errori di stampa, quando, come e perché nasce?
Errori di stampa è nato nel dicembre 2010. Siamo un gruppo di amici e colleghi che si sono trovati insieme e hanno deciso di fondare il primo coordinamento di gionalisti precari romani. Esterno al sindacato, perché non ci sentiamo rappresentati dalle strutture di rappresentanza giornalistica esistenti. Attraverso la nostra azione puntiamo a far salire l'attenzione attorno al problema del precariato giornalistico, diventato ormai una condizione sistemica. Abbiamo contribuito alla manifestazione del 9 aprile, che ha portato in piazza per la prima volta 100mila precari. Siamo in contatto con gli altri coordinamenti di base italiani con i quali promuoviamo anche iniziative comuni. Intanto abbiamo contribuito alla nascita della Carta di Firenze che disciplina e sanziona lo sfruttamento del lavoro giornalistico precario. Ora siamo impegnati in prima linea per far approvare la legge moffa sull'equo compenso giornalistico e per sollecitare il Governo a dare i finanziamenti per l'editoria solo a quelle testate che non sfruttano il lavoro precario.
Cosa è il giornalismo per te?
Il giornalismo per me è ancora il mestiere più bello del mondo. Il lavoro che ho sempre sognato di fare. Anche se le storie di precariato che ho visto e che ho vissuto sulla mia pelle, hanno fatto perdere un pò di magia a quello che per me resta uno dei pilastri della democrazia di un paese. L'informazione è l'essenza stessa dell'essere cittadini.
Come dovrebbero essere i giornalisti? E gli Editori?
I giornalisti per me dovrebbero avere sempre e comunque la schiena dritta. Se penso a dei modelli per il giornalismo, mi vengono in mente i grandi esempi di quei colleghi che hanno perso la vita pur di fare questo mestiere. Come Siani, Mario Francese o Ilaria Alpi. Il giornalista è una persona che ha grandi obblighi e responsabilità. Ma sempre ed esclusivamente verso i suoi lettori, non verso altri. Gli editori in Italia dovrebbero essere meno legati alla politica. Dovrebbero configurarsi come "editori puri", come avviene nelle altre nazioni. Ma purtroppo in questo paese, la politica ha contaminato l' industria editoriale, rendendola una vera e propria anomalia rispetto alle altre democrazie mondiali.(Fonte: www.coltrinaux.blogspot.com)
Grazie Valeria per l'intervista, grazie Errori di Stampa. E ora cliccate qui: ErroriDiStampa

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