Errori e capolavori

Creato il 10 settembre 2013 da Scribacchina

L’altra sera ho scoperto che uno dei microbirrifici della mia zona sta per presentare una nuova birra. Le hanno dato un nome bellissimo: è musicale, frizzante e ha diverse chiavi di lettura.

Il caso ha voluto che incrociassi – proprio quella sera – un amico che non vedevo da tempo: il proprietario del microbirrificio.
Con l’entusiasmo che lo caratterizza, l’amico mi ha rivelato che questa nuova birra è un piccolo miracolo nato da una serie infinita di errori in fase di produzione (veri e propri disastri con la D maiuscola).
A detta sua, il risultato è un sorprendente capolavoro di gusto, di equilibrio, di sensazioni inedite.

«E quindi, finiti questi 300 litri, se ti venisse voglia di rifarla?»
Impossibile, risponde l’amico.
Impossibile ripetere tutti quegli errori, nella stessa sequenza e gravità.
Quella birra resterà nella memoria dei fortunati che la berranno.
E sicuramente avrà vita molto breve.

Sto parlando di produzione di birra, ma credo che lo stesso concetto possa essere applicato alla vita di ogni singola persona.
Si fanno tanti errori, talvolta madornali, forse imperdonabili; poi ci si guarda indietro e ci si stupisce nel notare come alcuni sbagli abbiano dato gusto, unicità e struttura al vivere.

Sto parlando di vita, ma credo che lo stesso concetto possa essere applicato ad ogni singola improvvisazione musicale. O ad ogni singola, (apparentemente) bizzarra rilettura.


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