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Ersilia Sarrecchia a Venezia

Creato il 28 novembre 2011 da Fasterboy

Veneziasabato 3 dicembre ore 16.00,  a dieci anni dalla presentazione viene riproposto il progetto pittorico esseresseri nella prestigiosa sede di Palazzo Zenobio. Un affascinante e coloratissimo mondo animale che coinvolgerà anche i più giovani visitatori. In questa mostra personale Ersilia Sarrecchia presenta varie ipotesi di dialogo ravvicinato con un bestiario affascinante, cromaticamente rigoglioso, percepito in chiave affettiva e sensuale più che su un versante naturalistico o capziosamente descrittivo.
La giovane pittrice cerca una frontalità rappresentativa in grado di assicurare un contatto diretto, sensitivo ed emozionale con la tela. I suoi animali, siano questi grandi ippopotami, tori o piccole rane, sono i protagonisti assoluti del campo pittorico; non campeggiano nei loro ambienti naturali, ma emergono da sfondi di colore compatto, da ampie zone monocrome che funzionalmente concentrano l’attenzione di chi osserva sul singolo dato iconico. Nessun dettaglio inutile, dunque, nessuna disquisizione banalmente naturalistica o descrittiva, ma volontà di sintesi visiva, un segno discorsivamente articolato ed insistito in grado di convogliare e contenere ampie zone di colore vibrante all’interno dell’immagine.
I trittici, che costituiscono la struttura portante della mostra, rappresentano diverse declinazioni cromatiche di una medesima logica iconico rappresentativa,
quasi una variazione musicale sul tema, un racconto per immagini calde e vibranti di una fauna cangiante, ritratta con meraviglia e stupore.
In alcuni casi, come per la serie delle rane, subentra anche un’intenzionalità ludica: gli animali hanno facce sbigottite, attonite, sono spesso fissati in posture
curiose, in bilico sulla tela, pronti quasi a debordare oltre il limite della cornice.
La ricerca artistica di Ersilia Sarrecchia è legata ad un genere di figurazione mediterranea e solare, ad una sorta di felicità e di pienezza del fare pittorico che senz’altro rappresentano la caratteristica più interessante del ciclo di opere presenti in mostra. Priva di qualsiasi arrovellamento introiettivo e maniacale, la sua pittura costituisce un inno alla leggerezza ed un tributo a certe candide gioie infantili, quando la natura pacificata dal sogno esplode in una miriade di colori e di animali amichevoli.
Parafrasando Calvino delle Lezioni Americane, si potrebbe sostenere che la pratica pittorica della Sarrecchia rappresenti una sottrazione di peso, il tentativo cioè di liberare la pittura e la natura “dall’opacità del mondo”, da una gravosa e sconveniente pesantezza.
Leggerezza dunque ed anche rapidità esecutiva (altra proposta di Italo Calvino per il nuovo millennio), una pennellata agile, il segno di un gesto disinvolto e sicuro, la cui indubbia riuscita sta nella sua felicità espressiva.
La freschezza immaginativa di questa giovane pittrice ci conduce insomma in un curioso bestiario, divertito e stralunato, quasi visionario nel suo antinaturalismo cromatico, e comunque sempre di forte impatto visivo.
Alcuni caratteri di questo suo cromatismo acceso, puro, così come la discorsività della pennellata, ricordano l’istintualità neoimpressionista di un Mario
Schifano, magari a metà degli anni ottanta; tuttavia la pittura di Ersilia Sarrecchia è meno parossistica, più controllata e meticolosa, i contorni delle figure sono appunto insistiti, quasi incisi nella materia pittorica.
Colorato ed immaginifico, il bestiario di questa giovane artista impressiona e convince, è il frutto di una pittura piena di estro, ancora in grado di rapportarsi con il mondo naturale in modo originale, attraverso immagini libere ed aeree. Elementi, questi, che lasciano ben sperare sui futuri sviluppi della sua ricerca pittorica.
 [Andrea Bellini]

Palazzo Zenobio, Collegio Armeno Moorat-Raphael; Fondamenta del Soccorso, Dorsoduro 2596, VENEZIA

“ART FOR THE CHILDRE ESSERESSERI”  dal 3 dicembre al 10 gennaio, dalle ore 10.00 alle 18.00, chiuso il lunedì.


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