Magazine Cultura

Esce "baciami sotto l'albero" di roberta ciuffi

Creato il 03 dicembre 2010 da Francy
Cinque storie di grande raffinatezza nella magica atmosfera del Natale.
Nel 1875 a Bagni, cittadina termale alla moda, si intrecciano storie private che fanno capo a una società elegante e aristocratica, circondata da una borghesia snob e invidiosa. Amori antichi che riprendono vita, solitudini che si incontrano e si riconoscono, passioni che divampano nonostante differenze sociali apparentemente insuperabili: una guerra perenne contro un destino che sembra già tracciato. Invece, qualche volta è possibile ribaltarlo, ma solo quando i sentimenti hanno una forza e una fede sufficienti a vincere la paura di mettersi in gioco.
E' con grandissimo piacere che presentiamo questa antologia di Roberta Ciuffi dedicata al Natale. Perché, noi bibliotecarie romantiche, amiamo il Natale, tanto da dedicargli anche un piccolo concorso di scrittura (Christmas in love). E' strano. Mentre il Natale per tradizione è nella letteratura anglosassone un periodo dell'anno particolarmente fervido di titoli - e non da ieri, e non solo nel romance -, qui in Italia sembra essere un periodo dell'anno come un altro (non per il cinema, purtroppo, dove il Natale mostra spesso il peggio della nostra italianità) . Ma come!! Il Natale, con i suoi sentimenti, le sue emozioni uniche, i suoi colori, le sue tradizioni sembra perfetto come background per un romance! Certo, bisogna considerare che un romance natalizio è pubblicabile solo nei mesi di novembre e di dicembre, quindi, per le autrici italiane, potrebbe essere una forte limitazione, se non un rischio.  Ma non ci spiacerebbe, anzi ne saremmo felici, se l'esempio di Roberta Ciuffi portasse altre scrittrici a scrivere ogni tanto anche sotto l'albero di Natale. Non ho fatto a Roberta  la solita intervista. L'autrice risponde benissimo ad ogni curiosità nel video realizzato dal blog de I Romanzi Mondadori che più sotto riportiamo. Le ho invece chiesto di parlarci del suo Natale. E lei lo ha fatto. Ritengo che le sue parole siano un bellissimo regalo per tutte noi. Grazie Roberta!
Il Natale di Roberta Ciuffi
Riguardo al Natale, esistono due correnti estreme: c’è chi l’adora e chi lo odia. Forse parlare di odio è eccessivo, ma non si può negare che quella profonda irritazione che origina dalla costante esibizione di gioia, buoni sentimenti purché-sia e pretesa di amore universale ‘a tempo’, possa facilmente trasformarsi in un moto di rifiuto generalizzato. È umano, ma è una tentazione da scongiurare! Perché in nessun altro periodo come questo o si è all’interno del sentimento di gioia, esaltazione della nascita, della vita, della luce, o si è fuori, all’esterno, al freddo. Soli. Lasciarsi catturare, mesmerizzare dal Natale talvolta è un incubo, d’accordo. Io inizio a lamentarmi due mesi prima. Che cosa preparo per la Cena della Vigilia? Che cosa regalo a quella parente particolarmente esigente, e all’altra che ha tutto quanto può desiderare? E di che dimensioni sarà il buco nel mio conto in banca, il mese successivo? Poi penso: cosa regalo a me stessa?Ecco, regalo dei giorni di vicinanza e condivisione con le persone che amo di più al mondo. Un albero decorato che i gatti possano distruggere (al presepe ho rinunciato: Biff usava la capanna come dependance, sdraiandosi sulla Sacra Famiglia). La Grande Battaglia delle Luci sul Balcone che mio nipote ed io ingaggiamo, e in genere perdiamo, con i nostri vicini. Le crepes al salmone di mia cognata: irrinunciabili! Poter tirare fuori dall’armadio il mio Rupie dal Naso Rosso, renna canterina… che per la verità non tutti apprezzano. Peggio per loro. Film visti e rivisti, e perciò più amati che mai. E, sempre, un libro che mi accompagni in questi giorni. Un libro sul Natale. Amori natalizi. Passioni sbocciate sotto l’albero. Neve che cade, corse sulle slitte. E poiché mi piacciono tanto questi libri ‘stagionali’ ho deciso di scrivermene uno per conto mio. Penso che sia proprio questa stagionalità ad aver inibito finora le autrici italiane: è complicato scrivere un romanzo obbligato ad uscire in un periodo stabilito, o niente.   Insomma, lo confesso: sono della fazione pro-Natale. E più avanzano gli anni, e il ricordo dei bei natali passati m’immalinconisce, e la consapevolezza dei ‘posti’ mancanti m’intristisce, tanto più sento l’esigenza di vivere in sintonia con questo periodo. Niente lacrime a Natale, per favore. Se possibile.  
Roberta Ciuffi

La videointervista di Roberta Ciuffi
dal blog I Romanzi Mondadori
Il primo racconto,"E giunse una stella", inizia così...
Bagni di Toscana 1875— Non esiste alcuna giustificazione al mondo. — La signora Colucci sistemò con attenzione la tazza vuota sul  tavolino da tè. — Uno scapolo dotato di mezzi propri e in buone condizioni fisiche ha l’obbligo morale di ammogliarsi. Dovrebbe esistere una legge, al riguardo.— Questo significherebbe spingersi troppo oltre — commentò la sua ospite, imitandola con prudenza ancora maggiore. Quello era il suo servizio buono, l’unico sopravvissuto indenne alle manine irrequiete di quattro bambine, e per ciò stesso il prediletto. — Una legge! — L’altra inalberò il mento, rivelando l’ampia pappagorgia tremolante. — Gli uomini dovrebbero essere costretti a sposarsi, così come vanno a fare il servizio militare. In un caso come nell’altro, si tratta di compiere il proprio dovere nei confronti della Patria. Chi si rifiuta è da considerarsi un renitente e andrebbe messo agli arresti.Le figlie, due giovani donne che l’imponenza della madre rendeva d’aspetto ancora più disadorno di quanto non fossero, annuirono, portandosi quasi all’unisono la tazza alle labbra.Un lieve scoppiettio risuonò nella stanza, interrompendo il monotono acciottolio delle porcellane: qualcosa di simile ad una risata soffocata, che attirò gli sguardi delle presenti nella direzione da cui proveniva. Un volto dotato ancora dell’intatta levigatezza della gioventù, con un accenno di rosa sulle guance, vivaci occhi azzurri e una piega capricciosa delle labbra oppose un’espressione beffarda a quella interrogativa delle altre.— Vostra sorella soffre di qualche imbarazzo di stomaco? — chiese con aria altezzosa la signora Colucci, sol-levando un sopracciglio. — Sono fastidi frequenti, tra le vedove di una certa età. — È vero — replicò l’interessata in tono mite. — Talvolta sono sopraffatta da intensi attacchi di nausea. Le due donne sostennero l’una lo sguardo dell’altra per qualche istante. — Vi suggerisco l’uso della camomilla — disse infine la più anziana, iniziando ad alzarsi con la maestosità di una bandiera dicombattimento issata sull’albero di una nave. — O una tisana di alloro. È ottima per i disturbi di stomaco.— Farò tesoro dei vostri consigli. — La giovane donna chinò il capo con un sorriso dall’ironia così lieve da passare quasi inosservata. Ma non a chi la conosceva come la sorella, che nell’alzarsi per accompagnare le ospiti alla porta le si pose di fronte nascondendola alla loro vista. — È stato un bel pomeriggio — farfugliò Elvira, agitandosi attorno alla voluminosa mole della Colucci. — Dovete tornare presto a trovarci. È sempre un piacere, per noi…
Per continuare a leggere il racconto, vai qui  
     

Ringraziamo Roberta Ciuffi per la sua amicizia e, donandole virtualmente questa stella, le porgiamo i nostri più cari auguri di Buon Natale.


Vi piacciono i romanzi ambientati in periodo natalizio? Vi interessa questo romanzo- antologia di Roberta Ciuffi?

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :