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disegni, sogni, speranze, illusioni, fede, sospetto, visioni
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La prima frase che mi viene in mente è “troppo bello per essere vero” ma le cose belle succedono, mica è vietato!
Abbiamo mosso tante ipotesi, a partire dall’Editoriale realizzato da Acam.it con Luoghi Misteriosi, continuando con le profezie di Fatima e di Nostradamus.
Ora che finalmente per sua ammissione sappiamo senza ombra di dubbio (?) che il nome Francesco è quello del Santo di Assisi, devo dire che sono più sereno. Ho ricevuto molti commenti positivi all’ipotesi che potesse trattarsi del Francesco Borgia papa nero.
Il nostro Luciano Sampietro ha individuato una quartina che reputa possa riferirsi all’attuale Pontefice.
Ho letto molti commenti, dietrologie, facilonerie sul nuovo Papa e mi sono deciso a prendere posizione: se davvero è questo, se davvero è così come si mostra, allora mi piace! Mi piace un sacco, altro non fosse per la gioia di cui colora una religione ormai ingrigita e impallidita dalle rigide manovre del palazzo apostolico cui ci eravamo abituati.
Papa Francesco, a distanza di pochi giorni dalla nomina, ha già tutte le carte in regola per poter disporre sul tavolo una immagine della Chiesa rinnovata in semplicità e valori evangelici. Chi si professa non cristiano, spesso confonde l’avversione al clericalismo con la rinuncia alla fede. Molti passano da una religione all’altra senza accorgersi che nel profondo i valori e le intuizioni di tutte le fedi contengono i medesimi messaggi tradotti in immagini diverse (a volte non troppo diverse). Molti colleghi ricercatori vedono nella Chiesa un nemico della verità e forse alcune verità sono davvero nascoste, meglio sarebbe dire molte. Ma non si può pretendere dai capi spirituali altro dalla guida spirituale, ovvero l’aiuto attraverso parole e simboli (e esempi!) a far rinascere in ognuno la propria libera consapevolezza, l’illuminazione.
Detto ciò, e precisando che, lasciando lì per future sorprese il mio primo articolo fresco di “habemus papam”, sono anche io come molti un entusiasta osservatore dei prossimi gesti di Francesco, vorrei tornare su alcuni ragionamenti ma senza ripetermi e offrendo nuove ipotesi, dato che questa è la nostra linea editoriale.
Le Profezie
Nostradamus, Malachia, Fatima.
Queste le tre principali. Su Nostradamus lascio parlare il nostro esperto Sampietro nella sua rubrica dedicata.
Malachia
« Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà (un/il?) Pietro (il?) Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine. »
Ho notato che molti commentatori hanno riconosciuto nelle parole del papa i messaggi e i gesti di un personaggio del secondo secolo dopo Cristo, Ignazio di Antiochia, vescovo e secondo successore di Pietro come vescovo di Antiochia di Siria.
Forse è un azzardo ma si può ravvisare una singolarità nell’insistenza di Francesco nel definire se stesso Vescovo di Roma quasi a volersi identificare come successore di Pietro come Vescovo di Roma.
Questo rappresenta il Pontifex Romanus. E, fatto unico nella storia come argomentato dall’amica Isabella dalla Vecchia, è anche successore di un successore ancora in vita, ovvero secondo successore, che mai si dimentica del predecessore.
Vescovo, Pietro, secondo, romano (chiesa di Roma. Nei primi secoli erano molte le chiese sorte in ricordo del Cristo fra cui la citata Antiochia).
Preciso che, data per buona la profezia o pseudo-profezia (incerta attribuzione) di Malachia, non si tratta di un cattivo o malvagio Pietro, ma un “buon pastore” (la croce che porta al collo) come viene accolto, “che pascerà il gregge fra molte tribolazioni”.
Fatima e il Vescovo Bianco – ripresa
Dopo il mio precedente articolo sul vescovo vestito di bianco, non pensavo certo che le acque sarebbero state così confuse.
[...E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni...]
“Qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” una TV (o altro schermo) descritta nel 1917?
Oggi abbiamo un Papa che si veste solo di bianco e si riferisce a se stesso SOLO come ad un Vescovo di Roma, città che ritiene di dover evangelizzare. Niente male per la sede bimillenaria della Chiesa…
Ad oggi, esistono a non molta distanza due uomini, entrambi vestiti di bianco: uno ex Papa ridotto a Vescovo, e uno ex vescovo elevato a Papa.
Siamo sicuri, ribadendo la mia fascinazione per Francesco, che sia tutto per il meglio? Prego sia così.
Quel sogno profetico?
Nell’immagine vi è la raffigurazione dell’opera attribuita a Giotto e che ricorda una leggenda sulla vita di San Francesco di Assisi.
Questo episodio appartiene alla serie della Legenda maior (III,10) di san Francesco: “Come il papa vedeva la basilica lateranense esser già prossima alla rovina; la quale era sostenuta da un poverello <si intende il beato Francesco>, mettendole sotto il proprio dosso perché non cadesse.” (fonte Wikipedia).
Profezia di due Papi uno dei quali stanco e malato in disparte e un Francesco che ne risolleva le fondamenta? Ipotesi ardita.
Ma a me ancora non convince la scelta del nome. Sono così distanti il mondo dei gesuiti e quello dei francescani…
Cosa ci riserva il prossimo futuro? La storia è davanti ai nostri occhi e avviene, sia che la si riesca a interpretare sia che non lo si riesca a fare.
Ma sulle profezie ci sono due verità:
- si auto-avverano se ritenute veritiere da una certa massa critica di persone;
- le conosciamo al solo fine di poter cambiare il nostro destino.
Vi ho confusi?
Era la mia intenzione.
L'articolo ESCLUSIVO: Il Vescovo di Roma tra aspettative, speranze e profezie è tratto da ACAM.it - Associazione Culturale Archeologia e Misteri. L’intera opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons