salita in funivia verso il Sass Pordoi
Non sono un amante delle funivie, preferisco sempre conquistarmi la mia escursione a piedi, ma devo dire che, nel caso della funivia del Sass Pordoi, il panorama verso il Sella è davvero mozzafiato e ne vale davvero la pena. Peccato per il prezzo però :(Cinque minuti sospesi nel vuoto ed eccoci al rifugio Maria da dove ha inizio la nostra escursione al Piz Boè. La posizione del monte Sella è fantastica: se la giornata fosse stata limpida si sarebbero visti il Pelmo, il Civetta, la Marmolada, le Odle, il Sassolungo e molti altri ancora... Con il tempo di oggi è già tanto che riusciamo a vedere la nostra meta: ecco in lontananza il Piz Boè immerso nelle nuvole!
vista sulla cima del Piz Boè
la strada del Passo Pordoi
La salita non è difficile, bisogna solo fare attenzione ad alcuni tratti attrezzatie tener presente inoltre che tutta la durata dell'escursione si sviluppa intorno ai 3000 metri di quota!Dal rifugio Maria scendiamo, in circa 15 minuti di cammino, a quota 2848 della Forcella Pordoi. Qui è presente un rifugio (rifugio Forcella Pordoi) e anche l'arrivo del sentiero che parte dal Passo Pordoi. Per chi volesse farla tutta a piedi il tempo di percorrenza dal Passo Pordoi alla forcella è di circa 1H15.Dal rifugio Pordoi si vede bene il nostro sentiero: lungo e pianeggiante, continua senza perdersi di vista in un altopiano lunare fino alla cima del Piz Boè.
il sentiero che conduce al Piz Boè in un paesaggio lunare
rifugio Pordoi
Prendiamo il sentiero 627 che continua pianeggiante fino ad arrivare, in circa venti minuti, al bivio con il sentiero 638 che conduce in cima. Da qui abbiamo una visuale sulla strada già fatta e sopratutto sulla marea di gente presente qui oggi: è uno degli itinerari più frequentati delle Dolomiti, raggiungibile da ben tre province diverse; se poi aggiungiamo il mese di agosto allora otteniamo il turismo di massa in montagna! E' per questo motivo che preferisco le gite durante la bassa stagione: maggio e ottobre sono i mesi migliori per me.E poi mi chiedo, ma tutte queste persone amanti della montagna in agosto dove sono durante gli altri mesi? Mistero.tanta gente!!
inizio della salita
Conclusa questa breve parentesi, iniziamo a salire sul sentiero 638 con gradini, rocce e detriti fino ad arrivare alla prima parte attrezzata: niente di problematico se non fosse per la coda che si forma dalla gente non preparata o con bambini e cani a seguito.tratto attrezzato
rallentamenti lungo il percoso
Rimane solo l'ultimo tratto di roccia e gradini con cavo metallico e arriviamo, in un'ora dalla deviazione del sentiero 627, alla vetta del Piz Boè a metri 3.152!! Che emozione!! Peccato per il tempo nuvoloso che impedisce la visuale su tutte le Dolomiti, ma solo il fatto di essere arrivati fin quassù è già una bella esperienza.
la capanna Piz Fassa sulla cima del Piz Boè
la cima!
Qui in cima è presente un piccolo rifugio, la Capanna Piz Fassa, dove è possibile fermarsi per mangiare qualcosa, ma vista la quantità di gente preferiamo scendere di quota e fermarci nell'altro rifugio presente in zona: il rifugio BoèPer la discesa seguiamo di nuovo il sentiero 638 che a certi tratti si fa davvero ripido e scivoloso. C'è una zona attrezzata con delle scale di legno e poi è tutta una discesa a zig-zag fino al rifugio Boè, a quota 2871. Per questa discesa calcolate mezz'ora.tratto attrezzato in discesa
rifugio Boè
Finalmente è l'ora del pranzo. Un luogo di ristoro caldo e accogliente per proteggersi dal vento gelido è proprio quello che ci vuole. Vasta la possibilità di scelta del menu e, anche questa volta, non abbandono la tradizione trentina, scegliendo un tris di canederli con gulaschaccompagnati da una buona birra! Ottimo!!
il premio della giornata
Visto il peggiorare delle condizioni meteo: nebbia, tuoni e vento freddo, decidiamo sia meglio accelerare la strada del ritorno. Seguiamo il sentiero n. 627 che, come un anello, conclude il nostro giro all'arrivo della funivia, da dove siamo partiti questa mattina. Questo ultimo tratto lo facciamo nella nebbia totale perdendoci così il magnifico panorama che si vedrebbe sul Sassolungo e verso la Val di Fassa, rischiando più volte di perderci non vedendo le indicazioni sui sassi.ritorno immersi nella nebbia
Alla fine però arriviamo di nuovo al rifugio Maria, un po' di meritato riposo per un tè caldo, e via di nuovo in funivia verso il Passo Pordoi, giusto in tempo prima del temporale!Questa era la prima volta per me sul monte Sella, una montagna spettacolare che mi ha letteralmente stregato, e dove spero di tornarci presto con una giornata di sole godendomi al meglio questa “terrazza delle dolomiti”.SCHEDA TECNICA:Sass Pordoi m. 2950 - Forcella Pordoi m. 2848, 20 minutiForcella Pordoi - Piz Boè m. 3152, 1 ora e 30 minutiPiz Boè m. 3125 - Rifugio Boè m. 2871, 30 minutiRifugio Boè - Sass Pordoi 30 minuti
Vedi anche: tutte le mie escursioni in montagna