Escursioni d'autunno in Andalusia: ad Aracena, per raccogliere e mangiare funghi
Da Rottasudovest
Passata la prima metà di ottobre, quando l'autunno andaluso
inizia ad imporsi sugli ultimi calori estivi e regala un aspetto più familiare
al paesaggio, non è più tempo di escursioni al mare. I sivigliani e i turisti iniziano a
guardare con attenzione alle sierras, con una
certa predilezione per la Sierra Norte e la Sierra de Aracena, entrambe a poco
meno di un'ora di auto. Ed entrambe predilette per le camminate nei boschi e
per la raccolta dei funghi (non c'è ristorante o locale che si rispetti che in
queste settimane non offra nelle sierras piatti a base di funghi locali).
Aracena è in provincia di Huelva, si trova lungo la strada che porta da
Siviglia verso il Portogallo ed è una delle cittadine più consigliate ai turisti in cerca di itinerari nei pressi di Siviglia. Si raggiungono i suoi boschi soprattutto per raccogliere i funghi. Grazie al clima della
sierra, ci sono funghi in quasi tutte le stagioni dell'anno: quelli che sanno
assicurano che ci sono varietà che crescono fino alla tarda primavera, ma è
soprattutto in questo periodo, dalla seconda metà di ottobre fino a tutto
novembre, che Aracena offre le varietà di funghi più apprezzate. Si trovano
porcini, champignon, ovoli, mazza di tamburo e bisogna sempre andare a
raccoglierli con un esperto, perché è facile confondere le varietà commestibili
con quelle velenose: tutti i funghi che trovo io, per esempio, sono velenosi,
non c'è niente da fare, nonostante, mi sia stato ripetuto più di una volta che
nella Sierra de Aracena c'è una varietà di funghi e una ricchezza come in pochi
altri boschi al mondo (non ne dubitavo). Ma se dopo una mattinata o un
pomeriggio per funghi non avete avuto fortuna, non preoccupatevi: avrete
comunque passeggiato in alcuni dei boschi più belli dell'Andalusia e avrete comunque goduto di
temperature gradevoli e di una luce dolce, che non è ancora autunno, come lo
intendiamo nell'Italia settentrionale, ma non è più estate.
Per avere idea di quali siano i migliori boschi per raccogliere funghi, oltre i
consigli dei sivigliani e dei locali, c'è l'Ufficio del Turismo di Aracena; la
città ha nei funghi una delle sue principali attrazioni, lo sa e usa questa
risorsa con intelligenza. Vicino al Museo del Jamón, per esempio, c'è un Punto
di Informazione Micologica, uno spazio che illustra le specie di funghi della
Sierra e le politiche attuate per conservarli e per garantire raccolte
sostenibili. In Andalusia sono state catalogate oltre 4mila specie di funghi.
Aracena è una delle cittadine più belle e più consigliabili nei dintorni di
Siviglia. Vi si arriva facilmente con gli autobus che partono dalla plaza de
Armas e, una volta arrivati, si rimane colpiti dalle grandiose
rovine del castello, di origine araba, come la maggior parte dei castelli
andalusi, poi ristrutturato dopo la Reconquista, essendo in un'area strategica
per il controllo dell'accesso alla valle del Guadalquivir dal Portogallo. In
realtà, oggi del Castello rimane molto poco, ci sono soprattutto le grandi
mura di difesa: i residenti e l'Ufficio del Turismo non nascondono il reale
stato della fortezza, ma hanno ragione quando invitano ad andare comunque a
visitarla, per le magnifiche viste che offre sulla sierra. E poi pensare a
quello che siamo stati e a quello che rimane di noi, osservando queste grandi
strutture in rovina è sempre utile.
Al Castello si arriva con un trenino turistico, che unisce le principali
attrazioni cittadine; oltre al Castello tocca anche la vicina Iglesia Pastoral de Nuestra Señora del Mayor Dolor, che è la più antica chiesa cittadina,
risalente al XII secolo, con una bella torre mudéjar e un incantevole panorama
sulla sierra. Tornati in città, la ragione per cui i turisti si spingono ad
Aracena è la Gruta de las Maravillas, che, incredibilmente, ha il proprio
ingresso nel centro cittadino (praticamente si trova sotto la collina su cui
sorge il castello); vista la stagione, che richiama numerosi turisti, probabilmente
conviene come prima cosa recarsi in biglietteria per comprare il biglietto e
avere il turno d'ingresso (le visite sono guidate e a numero chiuso); una volta
avuto l'orario per visitare la Grotta, si stabilisce il resto delle visite in
città. La visita alla Grotta dura circa tre quarti d'ora, affascina soprattutto
i bambini e, essendo guidata, offre molte curiosità storiche e geologiche; non si possono fare foto, ma la vista di stalattiti e stalagmiti, debitamente
illuminate, rimane decisamente in testa.
Nei pressi della Grotta delle Meraviglie c'è il Lavadero Pubblico; disegnato da
Anibal González, l'architetto della plaza de España di Siviglia, era utilizzato
dalle lavandaie e dalle casalinghe, quando non c'erano lavatrici né acqua
corrente nelle case, per lavare i panni. In stile regionalista, con un gioco di
pieni e vuoti che lo rende leggero e arioso, non è l'unico edificio realizzato
ad Aracena dall'architetto sivigliano. Sono suoi, e si riconoscono, anche
l'edificio del Comune, in perfetto stile regionalista, con i suoi ritmi di mattoni, e il Casino Arias Montano, uno degli edifici moderni più
belli di Aracena.
Se siete appassionati di gastronomia, l'altra visita da non perdere è al Museo
del Jamón: Aracena è al centro di una delle più importanti aree di produzione del prosciutto
iberico; il jamón jabugo si produce a pochi km da qui, il jamón de bellota e il jamón pata negra sono uno dei fiori all'occhiello delle sierras dell'area.
Dunque, la visita è dovuta (e bisogna ricordarsi del jamón anche nei ristoranti
locali).
Poi, come molte località andaluse, Aracena è soprattutto da scoprire nelle vie
che offrono prospettive di case bianche e ferro battuto, nei profumi d'autunno,
che si ritrovano poi nei menù dei ristoranti. C'è una via, la calle San Pedro,
in cui si trovano i principali ristoranti cittadini, il Casas e il Montecruz
sono i più apprezzati (se si può dire, in questa stagione meglio il Montecruz,
visti i numerosi piatti a base di funghi che offre).
Aracena è sempre considerata una cittadina da escursioni turistiche di una giornata, non
faccio eccezione. Ma ogni volta che la lascio penso sempre che la prossima
volta rimarrò tutto un weekend. Se potete, fatelo. Aracena lo merita.
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