Immaginate un villaggio in tipico stile medievale, di quelli che si possono trovare gironzolando per la Toscana o l’Umbria.
Bene, ora prendetelo e portatelo dove mai si potrebbe trovare, nel bel mezzo dei Caraibi, poco distante da La Romana e dal litorale di Bayahibe: ecco a voi Altos De Chavon, il borgo mediterraneo della Repubblica Dominicana, sorto dall’idea dell’architetto italiano Roberto Coppa, nel 1976.
Si può raggiungere Altos De Chavon, situato all’interno del complesso di Casa De Campo, scegliendo tra tre possibili soluzioni:
1- Attraverso un’escursione organizzata da qualche agenzia turistica.
In questo caso la gita comprenderà molto probabilmente anche un’attraversata in zattera del fiume Chavon e una visita alla cittadina di La Romana (io consiglio Bayatour).
2- Chiamando un taxi, che vi porterà lì e vi aspetterà fuori durante la vostra passeggiata.
3- Autonomamente, affittando una macchina (così come ho fatto io).
Altos De Chavon gode di un’atmosfera surreale!
Passeggiando per il piccolo borgo percepisco quella sensazione che ci sia “qualcosa che non va” ma il tutto è talmente ben amalgamato che il fascino prevale…e mi ci perdo.
Si parte con il celebre anfiteatro, sede di tanti importanti concerti, a partire da quello di Andrea Bocelli, fiore all’occhiello tutto italiano che ogni anno si esibisce qui.
Scendo gli scalini e dal palco “saluto il pubblico”: l’acustica è incredibile!
La mia voce si espande lungo le gradinate e, come se parlassi al microfono, sento il suono diffondersi e rieccheggiare.
Poco distante ecco la fontana – che pare aver preso spunto da quella di Trevi – detta dell’amore, dove i fidanzatini sono soliti scambiarsi baci rivolti verso lo splendido panorama del Rio Chavon che, con le sue acque scure, scorre proprio lì sotto, in mezzo ad una vegetazione fittissima.
Eh sì, perchè è proprio il suo affaccio una delle chicche di Altos De Chavon che, come una grande terrazza, regala scorci pazzeschi.
La natura dominicana si presenta in tutto il suo splendore ai piedi del villaggio: un’esplosione di verde, tutta da fotografare.
Oltrepassando piccoli vicoli, negozietti costosi ed archi, tra le danze di alcuni intrattenitori e le bancarelle dei venditori ambulanti, si arriva poi a quella che è probabilmente la star di Altos De Chavon.
Le sue foto riempiono brouchure e guide turistiche ma forse in pochi sanno che si chiama Chiesa di San Stanislao e, come il resto del paesino, è anch’essa costruita in pietra corallina.
E’ così pittoresca da essere richiesta ogni anno per moltissimi matrimoni, con la sua graziosa piazzetta davanti dove, così ci dicono, vi camminò addirittura Mr. Michael Jackson, mano nella mano con la figlia di Elvis Presley.
Salite anche fino alla cima del campanile: avrete un nuovo punto di vista da cui ammirare il paesaggio!
Tempo a disposizione permettendo, merita una visita anche il Museo Archeologico Regionale, un’impressionante collezione di manufatti pre-Colombiani rinvenuti nell’area circostante.
UN PICCOLO TRUCCO!
Su internet e nelle agenzie vi diranno che l’entrata a Casa De Campo costa 25$: è vero, ma io ho trovato un escomotage!
Per visitare semplicemente Altos De Chavon, ad un prezzo decisamente inferiore (solo 5$), è infatti sufficiente rivolgersi alla reception del proprio hotel chiedendo di effettuare una prenotazione per voi.
Basterà comunicare loro la targa e il colore dell’auto con cui andrete al villaggio (o del taxi, in alternativa) insieme ai dati del vostro passaporto, loro invieranno la domanda e, entro un giorno, riceverete il vostro pass che vi darà diritto ad entrare gratis ai cancelli di Casa De Campo e pagare soltanto il ticket all’ingresso del sito stesso.