Generalmente, quando si effettua un’uscita in un’area di grande interesse culturale e paesaggistico, ci si concentra solo sugli aspetti storici e monumentali, dimenticando quello che, con parola abusata, si potrebbe definire il “Genius Loci”. Queste escursioni, invece, si concentrano sul luogo in quanto tale, in quanto punto focale di una serie di elementi che vanno da quello naturalistico a quello archeologico, ma in un continuum che tiene conto di ogni elemento, non ultimo quello emotivo.
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Nel contempo, si potrà fare la conoscenza di luoghi di grande bellezza e interesse storico e paesaggistico.
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20 Maggio – Norchia (Viterbo) Noto principalmente come centro etrusco sull’antica via Clodia (realizzata dai Romani dopo la conquista dell’Etruria), Orcla è stato anche un importante insediamento medievale al confine tra Longobardi e Bizantini, collocato su uno sperone tufaceo a picco sulla valle del Biedano. La presenza di forre boscose, necropoli etrusche, insediamenti rupestri e imponenti ruderi medievali, fanno di questo luogo uno dei più spettacolari della Tuscia. Durante la passeggiata, vedremo come riuscire a identificare i “punti forti” per descrivere un luogo così complesso e stratificato storicamente, come individuare la luce migliore, come utilizzare il flash, e così via. Inoltre, ci concentreremo sulla fotografia close-up e macro, sfruttando le folte fioriture che caratterizzano l’area.
27 Maggio – Lago di Mezzano (Valentano) Piccolo lago vulcanico quasi al confine con la Toscana, il lago di Mezzano, da cui nasce il torrente Olpeta, è un vero e proprio gioiello ambientale e naturalistico, uno scrigno di possibilità per l’amante della fotografia o della semplice osservazione del paesaggio. Sul Monte Rosso che lo sovrasta sorgeva un tempo un castello, a controllo di un’importante via di comunicazione, correlata alla via Clodia. Durante la nostra escursione passeggeremo tra campi e pascoli, osserveremo il Monte Becco, sacro agli Etruschi, e visiteremo un bellissimo bosco d’alto fusto prima di arrivare alle rive del laghetto. Opportunità di effettuare bellissimi scatti, dunque, non mancheranno!
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10 Giugno – Monte Casoli (Bomarzo) Riserva Naturale gestita dalla Provincia di Viterbo, monte Casoli deve il suo nome alla presenza di un’infinità di abitazioni rupestri scavate nella viva roccia dello sperone di roccia tufacea che sorge a breve distanza dal più noto Parco dei Mostri. Ma non si tratta dell’unica attrattiva di questo luogo: ci sono anche colombari, vie cave etrusche, i resti di un castello medievale, prati ricchi di orchidee e tanto mistero e storie affascinanti.
17 Giugno – San Giuliano (Barbarano Romano) Ben noto per le sue necropoli, il sito di San Giuliano a Barbarano Romano (protetto da una Riserva Naturale Regionale) offre molte possibilità per praticare la fotografia naturalistica, oltre a quella più strettamente archeologica. Anche qui, la storia si stratifica: il sito prende infatti il nome da un soprastante insediamento medievale di cui restano tratti di mura e una suggestiva chiesetta. Un luogo, insomma, in cui è davvero impossibile annoiarsi!
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Le escursioni fotografiche riprenderanno poi a Ottobre, con altre mete interessanti (Ancarano, La Rotonda, Castel D’Asso, Colle Casale, Corviano, Luni, San Giovenale, ecc.) Le escursioni sono facili, ma non per questo vanno sottovalutate. Occorre vestirsi in modo adeguato, indossando scarpe robuste (ideali gli scarponcini da escursionismo) ed evitando –anche con il caldo- pantaloncini corti e sandali (i rovi non perdonano!). Si ricorda di portare con sé un’abbondante riserva di acqua e un cappello (e magari una mantellina impermeabile, utile sia per ripararsi da non impossibili scrosci di pioggia, sia per sedersi sui prati al riparo dall’umidità), collocando il tutto preferibilmente in uno zainetto, dove può trovare posto anche l’attrezzatura fotografica. Camminando su fondo sconnesso, infatti, è bene avere il più possibile le mani libere.
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Riguardo l’attrezzatura fotografica, non c’è alcun “obbligo” specifico: si può partecipare portando con sé una compattina (sia digitale che a pellicola), una reflex con tutti gli obiettivi o semplicemente un fotofonino! L’importante è aver voglia di stare all’aria aperta e di aprire la propria mente e il proprio sguardo.