Essere grati fa bene. Ci dicono da sempre che è bene dire grazie. Eppure, spesso, dimentichiamo di ringraziare per delle azioni quotidiane che riteniamo scontate. Niente di più sbagliato. E’ bene, infatti, partire dal presupposto che nulla ci è dovuto. L’esercizio di gratitudine di oggi verte proprio su questo. Sulle volte in cui diamo per scontate delle azioni che avvengono durante la nostra giornata.
Si, nemmeno il fatto che nostro marito si alzi da tavola dopo cena e dica “stasera lavo io i piatti” è scontato. Badate bene, non perché sia un compito della donna e quindi il suo gesto ci deve rendere grate. Ma perché è comunque una scelta di aiuto alla famiglia. Vale lo stesso se voi vi alzate dal divano e domandate “tesoro ti preparo un caffè?”. Il grazie da parte di vostro marito è doveroso.
Fate questo giochino. A fine serata pensate a quanti grazie non avete detto. Vi do alcuni suggerimenti: a vostro figlio che ha sistemato i suoi giochi; al signore che vi ha fatto passare in macchina a un incrocio; a un complimento (impariamo a dire grazie!) oppure a vostra madre che vi ha preparato la vostra torta preferita.
Quando andate a cena da amici, avete certamente l’abitudine di ringraziare quando andate via. Ma avete mai provato a mandare un sms o un messaggio di whatsapp dopo un po’? Una cosa del tipo “La cena era ottima e siamo stati bene. Stare con te è sempre bello e stimolante. Buonanotte”. Non è la stessa cosa del grazie sulla porta. Perché quello è “normale”, il messaggio dopo è qualcosa di più. E questo di più fa la differenza. Non solo per chi lo riceve ma anche per voi che lo scrivete. Avete innescato l’appagamento del bisogno di riconoscimento e un’energia positiva nella relazione con quella persona.
Perché la forza della gratitudine è proprio questa: fa stare bene tutti.
Ricapitolando. L’esercizio che vi propongo si divide in due parti: per prima cosa allenarvi a dire grazie o trovare forme di comunicazione grate adatte a tutte le situazioni che avete sempre dato per scontato. In secondo luogo a scrivere almeno una volta la settimana un messaggio di gratitudine per un gesto ricevuto, per una cena o per un dono.
Facile, no?