Nel metodo Montessori, più che mai attuale anche ai giorni nostri, quando parliamo di bambini piccoli che ancora non padroneggiano alla perfezione oggetti e situazioni, ben si adattano gli esercizi di vita pratica adottati da Maria Montessori nel suo metodo educativo, all’origine della scuola moderna.
Ma in cosa consistono e come possiamo proporli in maniera interessante ai nostri bambini di oggi, quelli dell’era del Nintendo e dei cartoni su Sky ad ogni ora del giorno e della notte ? Quelli che in men che non si dica riescono a destreggiarsi tra le applicazioni dell’ I-Phon del papà e trovare i giochi con il touch screen ?
E’ possibile, niente paura…I bambini sono sempre bambini e allora come oggi vengono attratti dalle medesime cose : il coinvolgimento nelle attività quotidiane della famiglia è la migliore palestra possibile. Come spiega la stessa Montessori nei suoi numerosi testi, la cura dell’ambiente è naturale nel bambino, anche se sembra impossibile da credere, i piccoli hanno una predisposizione naturale per l’ordine e la pulizia e più l’ambiente è bello e curato più loro vengono stimolati. Curare le piantine, apparecchiare e sparecchiare la tavola, pulire e riordinare, sono esercizi di vita pratica che accolgono molto volentieri, soprattutto se molto piccoli. E’ ovvio che il genitore moderno ha meno tempo a disposizione per seguire il suo piccolo che trasporta piatti e posate dalla cucina al tavolo, solitamente è in ritardo con la cena perchè è uscito tardi dal lavoro e ha trovato coda alla cassa del supermercato e preferisce compiere i soliti gesti frettolosi con la garanzia di non rompere nulla.
La stessa Montessori spiegava però :”…gli esercizi di vita pratica sono una vera e propria ginnastica la cui palestra raffinante tutti i movimenti, è l’ambiente in cui si vive…”
Quindi cura dell’ambiente e cura personale ( lavarsi e vestirsi ) fanno parte di un percorso evolutivo nella crescita del bambino dal quale lui stesso trae enorme soddisfazione perchè raggiunge uno scopo, padroneggia un movimento ed è gratificato dal risultato. In sostanza egli è in grado di esercitare un vero e proprio potere sulle cose e vede riconosciuto il proprio lavoro.
E ancora la Montessori diceva : “…vediamo che , quando il bambino impara a lavarsi le mani, lavarsele non è lo scopo, perché lo ripete più volte, anche quando ha le mani pulite, e continua, finché è soddisfatto il bisogno di questa attività…Il suo interesse è tutto interiore: agisce e costruisce sé stesso senza lasciare all’esterno alcuna traccia. “
Quindi coinvolgiamo i nostri figli nelle attività quotidiane, dedichiamogli il tempo necessario per lasciarli sperimentare. Nei prossimi articoli vi mostrerò alcuni semplici esercizi che propongo quotidianamente ai miei figli, con enormi risultati. E qualche disastro
ma che importa !Fonti e immagini :
Abitare la scuola
Bibliografia :
L’autoeducazione, nelle scuole elementari, Maria Montessori, Garzanti