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Esercizio di meraviglia

Da Alessia-Mammacongelo @mamacongelo

Guardare e non vedere soltanto mentre si cammina per strada, questo si dovrebbe fare. Crescere ed avere ancora la capacità di meravigliarsi, come i bambini. Ammirare e sorprendersi, sempre.

Il mondo del web è popolato da immagini terribili (no, non parlo dei selfie fatti in bagno, anche se contribuiscono alla bruttura quotidiana) che sono i contrasto con foto di romantici tramonti, spiagge deserte, mari dalle acque cristalline, nevi immacolate e luoghi selvaggi di terre lontane che calmano lo spirito.

Non è per forza detto che ciò che è più lontano sia più bello, è solo che gli occhi non ci sono abituati. Dovremmo abituare i nostri occhi a meravigliarsi per la bellezza di un terrazzo fiorito in città, per una via di ciotoli a mosaico, una scalinata, un incrocio, una guglia, un palazzo. Perché soffermarsi su un bidone dell’immondizia rovesciato e non su un vaso di fiori su un terrazzo? Perché soffermare i nostri occhi solo sul brutto e passare veloci davanti a ciò che è bello? Anche solo nella nostra città, senza andar troppo lontano. Hai avuto una giornata di merda? Osserva il riflesso del sole su una vetrata, come illumina ciò che circonda, osserva i giochi di luce e ombra. I problemi non si risolveranno, ma per un attimo, meravigliandoti, non ci penserai. C’è nebbia? Immagina di essere a Londra o Alice nel paese delle meraviglie, immagina di potertici nascondere e perdere dentro. Piove? Una pioggia tropicale ti sembrerebbe una figata, perché lo scroscio della pioggia non può diventare sottofondo musicale della giornata? E’ ridicolo? Sarà, ma funziona.

Non abituiamo i nostri occhi solo al brutto, rivolgiamoli verso il bello; concediamo loro una vacanza, un momento di riposo.

Bisogna fare esercizio, esercizio di meraviglia.

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