Non piangete la mia morte - vivrò ancora
in un'allegra mendicante, in una buona ergastolana,
nella donna del sud che gela al nord,
nella pietroburghese tisica e malvagia
al sud malarico - vivrò.
Non piangete la mia morte - vivrò ancora
nella zoppa uscita sul sagrato,
nell'ubriaco accasciato sul tavolo,
e nel povero imbrattatele
che dipinge la Madonna - vivrò.
Non piangete la mia morte - vivrò ancora
nella bimba che impara a scrivere,
che in un futuro indecifrabile, arrossendo
della mia frangetta, i miei versi ripeterà
come una sciocca - vivrò.
Non piangete la mia morte - vivrò ancora
nella più misericordiosa delle suore,
nell'estrema assurdità della guerra,
e alla luce della mia chiara stella
in qualche modo, comunque - vivrò.
Bella Achmadulina (Dal libro Poesia)