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ESORDI BOOKUP. I migliori esordi degli ultimi 12 mesi. Un esordio dalla Scozia, L’impiccato di Russell McLean

Creato il 24 novembre 2012 da Atlantidelibri

 

C’è un detective privato disilluso, ex poliziotto e solitario,  c’è una donna fatale, una verità ben diversa da quella ufficiale,  non siamo però in America, bensì in una tetra e violenta Dundee (Scozia!). Un esorio dai toni forti, ma di grande spessore!

Russell McLean, L’impiccato, Bd Revolver

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This photo shows the pedestrianised Square in Dundee city centre. The buildings to the left and right are occupied by City Council officials. At the rear of the square is the Caird Hall, a concert and exhibition venue, and host to the Dundee Guitar Festival at the time I took the photo. (I took the photo in July 2005 – the flags on the Caird Hall are at half-mast in remembrance of the bombings which occurred in London on the 7th of that month). Adambisset 20:18, 20 July 2005 (UTC) (Photo credit: Wikipedia)

 

McNee, detective privato a Dundee, viene incaricato da James Robertson di scoprire perché suo fratello abbia deciso di togliersi la vita. Il corpo di Daniel è stato infatti trovato che dondolava da un albero: impiccato. Robertson ha poche notizie su di lui: quel che è certo è che dalla Scozia suo fratello era andato a cercar fortuna a Londra trent’anni prima, diventando il tirapiedi di un boss della mala.
McNee è scettico, ma, raccolte le prime prove, si rende conto che Daniel non aveva un motivo per farla finita e, peggio ancora, la polizia sembra a tutti i costi voler liquidare il caso al più presto. Il detective capisce di aver ficcato il naso in un affare più grande di lui, e un’indagine come tante diventa un gioco nero che si svela un po’ alla volta. Fra colpi di scena e macabre sorprese, McNee stesso rischia di naufragare negli incubi del proprio passato.

Un libro dalle atmosfere crude, violente, da incubo, con uno stile claustrofobico e pieno di poesia malata. Una girandola delirante che gronda dolore, con un finale pieno di ombre, quelle che nemmeno la pioggia perenne del romanzo potrà mai più lavar via dall’anima.

 



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