Abito in tessuto nanking
L'interesse per le merci proveniente dall'estremo oriente era vivo in Europa già da molto tempo. Nel diciassettesimo secolo l'importazione di preziosi manufatti dell'artigianato cinese portò a una nuova predilezione per tutto ciò che aveva qualcosa di esotico e in particolare fece esplodere la moda della cineseria. Anche l'abbigliamento iniziò a ispirarsi ad alcuni tratti dello stile cinese, e in particolare incontrarono grande successo i tessuti dai motivi asimmetrici o dalle insolite combinazioni cromatiche. La richiesta di novità e di dettagli esotici suscitò l'interesse per le cosiddette sete bizzarre e per i ricami ungen.Altrettanto favore incontrarono i tessuti pékin (tessuto con motivo a righe parallele che doveva il suo nome alla capitale cinese) e nanking (tessuto giallo di cotone chiamato con il nome di un'altra città cinese).Fino alla metà del diciannovesimo secolo quando alla cineseria subentrò il giapponismo, gli europei non fecero distinzione tra le due culture. Ciononostante già dal diciassettesimo e diciottesimo secolo la compagnia di commercio olandese e delle indie orientali importavano in Europa i kimoni giapponesi che venivano usati da gentiluomini come veste da casa.Abito stampato in toile de Jouy
L'indienne, un tessuto dipinto o stampato proveniente dall'India divenne enormemente popolare nell'Europa del diciottesimo secolo, tanto che le autorità si videro costrette a proibire fino al 1759 l'importazione e la produzione.Subito dopo la fine del divieto le manifatture che stampavano il tessuto conobbero un periodo di grande fioritura. Tra i molti tessuti stampati, divenne particolarmente conosciuto il cosiddetto toile de JouyCon lo sviluppo della stampa del tessuto nel corso del diciottesimo secolo una tipologia di quest'ultima era quella a rouleaux (rullo) che prevedeva l'impiego di un cilindro di rame e rendeva possibile la produzione in serie.La popolarità incontrata in quel periodo del tessuto di cotone fu una delle ragioni che determinò il crollo della seta come tessuto più usato nell'abbigliamento all'epoca della Rivoluzione.