Premetto che e' stata la mia prima esperienza, ho sempre pensato di non poter trovare in fiera il mio target. Andando a sbirciare le fiere da ospite esterno ho sempre visto le stesse cose, pochissime novita', un tripudio di organze, fiocchi e tulle di bassa qualita', e una grande attenzione (sia da parte dei fornitori sia da parte dei potenziali clienti) alle "offerte fiera" ovvero quelle "imperdibili" azioni di push-marketing che spesso hanno l'obiettivo di irretire qualche ingenuo malcapitato con omaggi e sconti improbabili (a patto di firmare seduta stante). Troppo dura? come dice la mia amica Tiziana c'e' troppo buonismo a questo mondo, per cui perdonatemi ma non posso fare altrimenti.
E questo perche' ho toccato con mano cosa si nasconde dietro queste offerte. Vi racconto la mia esperienza.
Apriamo una parentesi.
Qualche anno fa, stavo seguendo una sposa che avrebbe celebrato il suo matrimonio in una bellissima chiesa di Torino, che fa capo a un parroco notoriamente in opposizione agli sprechi, ai costumi lascivi e alle abitudini consumistiche.
Questo parroco non gradisce che due spose celebranti il medesimo giorno nella sua chiesa, possano avere due allestimenti floreali diversi (secondo lui uno spreco di soldi che potrebbero esser meglio investiti in azioni di carita') e invita quindi ad accordarsi per utilizzare un unico allestimento. Non voglio commentare qui la sua posizione (non vuole essere questo l'argomento del post) ma voglio raccontarvi invece cosa e' successo come conseguenza di questa sua indicazione.
Ricevuto da lui il contatto dell'altra sposa della giornata, la contatto per capire quali fossero le sue intenzioni, se aveva gia' identificato un fornitore, uno stile, una palette etc. La sposa mi risponde candidamente che non ci aveva ancora pensato perche' l'allestimento della fiera gli era stato omaggiato dal fotografo (!!) nell'ambito appunto di una "offerta fiera". Su mia richiesta si fa dare dal fotografo i dati del fornitore: un banco del mercato nella tal via di Torino. Fermi tutti! So quel che gia' pensate e invece vi assicuro che ho accolto questa notizia senza pregiudizio alcuno. Questo perche' proprio l'anno prima mi ero trovata a lavorare in una localita' di mare con una fiorista che aveva un chiosco di fronte a un cimitero e che e' stata di una professionalita', gusto e competenza davvero eccezionali. Quindi "Monica" mi sono detta "potrebbe essere un altro talento nascosto" e con mille buone intenzioni sono andata a trovarla (magari era una attivita' nuova che voleva farsi conoscere??). Bene, non vi voglio tediare con tutti i dettagli della ns conversazione ma vi dico solamente che l'allestimento della chiesa era stato ovviamente omaggiato nella speranza poi di lavorare anche al resto del matrimonio, ma per quanto concerne le decorazioni, sarebbero state fatte con invenduti del mercato per cui era impossibile stabilire a priori il tipo di fiore o anche solo il colore. Vi lascio immaginare
1. come possano essere a luglio gli invenduti del mercato dopo una giornata in esterno a 35 gradi
2. il mio sgomento.
Se siete curiosi di sapere come ne sono uscita vi diro' che sono riuscita a convincere il parroco a fare un'eccezione (doppio allestimento quel giorno!) ma vorrei che invece faceste tesoro di questa mia esperienza. Senza voler generalizzare, il messaggio e' "attenti alle offerte! cercate di conoscerne i dettagli per valutarle in modo razionale".
Ma torniamo alla fiera. Mi infastidisce tremendamente l'approccio di molti fornitori/espositori che saltano letteralmente addosso alla coppia e la sommergono di flyer e coupon. Una cosa era certa, non avrei fatto la stessa cosa anch'io. Nessun assalto quindi, e neanche offerte fiera. E un obiettivo: neanche un fiocco o un singolo pezzo di tulle.
Dovevo trovare il modo di incuriosire la coppia e far si' che fossero loro ad approcciarmi.
E volevo anche trovare il modo di far capire in cosa consiste il mio lavoro.
Che non e' quello di allestire una confettata ne' di vendere bomboniere.
Il mio lavoro e' quello di sviluppare progetti integrati e personalizzati e poi andarli a realizzare.
Come comunicarlo?
L'idea migliore mi e' sembrata quella di prendere due progetti molto diversi fra loro della passata stagione, spaccare (in senso figurato ovviamente ;-) in due lo stand e mostrarne uno in una meta' e l'altro nell'altra.
Ho cercato quindi di ricreare gli allestimenti, e di esporre tutti i materiali sviluppati/acquistati/noleggiati per uno e per l'altro matrimonio.
Con un photobooth (con la presenza di fotografi professionisti per un paio di ore al giorno, grazie Franco e grazie Mauro) ho cercato di creare interazione e di raccogliere un database (con la promessa dell'invio della foto).
Ho sviluppato degli omaggi simpatici per i visitatori (spillette BRIDE TO BE e GROOM TO BE) e soprattutto ho affidato a un roll up il mio "proclama".
Dal momento che la mia metodologia di lavoro non ha alcun motivo di "nascondere" i fornitori con cui collaboro (anzi) ho dato visibilita' a tutti i fornitori che con entusiasmo e molta disponibilita' mi hanno aiutato a realizzare lo stand. E che anche qui voglio ringraziare pubblicamente:
Opificio Floreale di Giulia Vezzil > composizioni floreali
Mutabilis > allestimento fiori in sospensione
Centro Noleggio > arredi e tovagliato
Arte a Tavola > mise en place
Videare > produzioni Video
Franco Borrelli Photography > servizio fotografico
Ivana Porta Photography > servizio fotograficoUn ringraziamento particolare va anche agli sposi protagonisti di questi due eventi che mi hanno permesso di mostrare le loro foto/video all'interno dello stand:
Eleonora & Fulvio > sposi "shabby chic" That Day 2012
Giorgia & Marco > sposi "fluo" That Day 2012
e a Isa, un'allieva del mio corso che si offerta di aiutarmi con l'allestimento (ma anche il mio super marito e il mio altrettanto super amico Steve che mi hanno offerto braccia e mezzi).
A caldo (sebbene a un mese dalla fiera) posso dirvi che:
- ho ricevuto moltissimi apprezzamenti per il "proclama" e per lo stand che mi hanno fatto enorme piacere
- mi e' piaciuto davvero tanto raccontare, spiegare, coinvolgere, trasferire l'entusiasmo e cercare di far passare alcuni messaggi
- ho incontrato alcune coppie che hanno veramente apprezzato e capito il lavoro, e con queste sono tutt'ora in contatto (a prescindere da come andra' a finire, e ovviamente spero bene, questi ragazzi mi hanno fatto ricredere sulle mie precedenti posizioni e sono assolutamente il tipo di coppie con cui mi piacerebbe lavorare).
Per ora quindi, il bilancio e' positivo ma mi riservo di darvi un bilancio definitivo nell'arco di un paio di mesi perche' va bene il networking, va bene aumentare la notorieta', va bene la relazione, ma occorrera' anche una lucida e razionale valutazione del ROI ;-).
Per ora e' tutto. A presto! Monica
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