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Esperienza, sfiga o legge dell’attrazione

Da Guglielmomariakley

Nel 1973 vivevamo ancora a Milano, per l’esattezza in via Lattanzio al 16/18, in uno dei 7 palazzi di 8 piani, ricoperti in parte da piastrelle marrone-rosso-amaranto lucide, immersi nel verde, con le ringhiere bianche. Questi palazzi si vedono andando da via Tertulliano verso piazzale Cuoco sulla destra, si possono trovare curiosando su Google Earth e grazie a streetview potrete vedere di cosa sto parlando.

Vi è mai capitato di ritornare in luoghi dove durante l’infanzia avete passato un certo periodo di tempo? Ad esempio i sentieri di montagna, boschi giardini, le case, le cascine, le spiagge e le piazze…una volta ciò che a noi bambini sembrava grandissimo, nel tempo, si ridimensiona lasciandoci addosso un po’ di delusione e malinconia.

Da che eravamo piccoli il sabato è sempre stato un giorno speciale e alquanto strano; costantemente sovra eccitati, o per la presenza a casa di mamma e papà o per eventuali gite fuori porta o per l’eccesso di discussioni, che per un motivo o l’altro si innescavano tra i nostri genitori; eravamo, comunque andasse, sempre sopra le righe…e qual’era il miglior momento durante la settimana per combinare qualche guaio?

Fatto sta che in quelle giornate, dalla mattina, aleggiava costantemente, una cupa aurea di preoccupazione, infatti ogni maledetto sabato, tanto per essere sicuri di non farsi mancare nulla, i miei pronunciavano l’anatemica frase:

“State calmi o vi farete male”,

e posso quasi giurarlo…ogni maledetto sabato per un motivo o l’altro, uno di noi, vittima o carnefice si faceva male…ed era Gieky che nove volte su 10 finiva al pronto soccorso.

Esperienza, sfiga o legge dell’attrazione non saprei, certo è che quello ricoperto di cicatrici, era sempre Gieky.

Guglielmo


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