Ciao ragazzi!
Vi annuncio subito che oggi tento un esperimento mai provato prima… riguarda i chicchi di farro… Come ormai avrete capito, per tutto quello che trovate in questo blog esistono degli antefatti, delle premesse, o chiamatele come volete, che spiegano e aiutano a a capire ciò che scrivo; questo caso non fa eccezione. Non vi state infatti chiedendo come mai oggi io abbia optato per il farro? Beh, ve lo spiego subito:
- Punto “numero a” (come dice sempre una mia carissima amica): è capitato diverse volte che in ufficio alcune colleghe siano arrivate con dei bei pranzetti a base di chicchi di farro, che io non avevo manco mai visto… Già vedere loro mi ha ispirato, anche se finora non ho avuto il coraggio di osare (a casa mia l’unico cereale che gira è il riso)… ma è qui che entra in gioco il
- Punto “numero b”: siccome sono l’unica in ufficio che non sa come spendere i buoni pasto (c’è chi dice che per l’ultimo dell’anno sappiamo già chi pagherà per il cenone ) e ne ho accumulati una valanga (non è colpa mia se preferiamo mangiare in ufficio piuttosto che andare fuori, nè se non ho la possibilità di farci la spesa perchè dove abito io non ci sono nè Conad, nè Coop che li accettano…), la scorsa settimana ho fatto una spedizione punitiva alla Coop di Forlì, decisa a comprare di tutto di più pagando coi buoni pasto. Quando mi sono trovata di fronte allo scaffale ho pensato “Perchè no? Tanto pago coi buoni, provo e se non mi piace pazienza”.
A dopo,
Aury