Quante volte ci siamo sentiti sospesi in un perenne stato di attesa, alla ricerca dell'espiazione, del un deus ex machina, di un evento o del coraggio necessario per liberarci dai fardelli che ci opprimono? Quante volte l’attesa e l’immobilismo di questo stato ci hanno impedito di lanciarci verso il futuro, verso una vita che ci siamo ritrovati a sognare fra le pagine di un libro, nel buio di una stanza o nei sogni più audaci?Tante, almeno per quando mi riguarda, e sembra proprio che anche i personaggi di questo straordinario romanzo si siano trovati nella stessa identica situazione.Espiazione di McEwan, edito in Italia da Einaudi nel 2003, più che un romanzo sul senso di colpa è, a mio parere, un vero e proprio romanzo sull’attesa. Dalla piccola Briony a Cecilia, dal giovane Robbie Turner all’evanescente Emily Tallis tutti i personaggi all’interno di questa storia aspettano: chi la maturità, chi il riscatto, chi il coraggio di lasciare il nido familiare, chi la rivincita nei confronti della vita. L’immobilismo dell’attesa, quindi, porta i nostri personaggi ad agire per inerzia, a cimentarsi in voli pindarici e a rifugiarsi in una dimensione dove tutto è regolamentato da leggi romanzesche dove però non c’è lo scrittore a rimette tutto in ordine con un colpo di penna.Quando si parla di vita, infatti, il “deus ex machina” non interviene per alleviare o aiutare a espiare una colpa: l’azione e la liberazione devono partire dall’interno.McEwan sembra quindi chiedere al lettore: come espiare un errore fatto in giovane età, perché ci si è lasciati condizionare un po’ troppo dalla fantasia se non ci si smuove e ci si crogiola nel dubbio? Come lottare per la propria innocenza se chi dovrebbe sostenerci ci utilizza come mezzo per legittimare un atto di ribellione meditato da tempo? Ma soprattutto come farlo quando il peso della Storia ci rende ancora più inermi e disorientati?Espiazione, infatti, è un libro privo di climax, un romanzo dove anche nel momento più critico e di massima tragicità le parole e la sintassi scandiscono un ritmo lento, che come la goccia che scava la pietra, sedimenta nell’animo dei nostri protagonisti dubbi, incertezze e pregiudizi. Le poche informazioni sui nostri personaggi, una storia che si muove lungo un arco temporale ristretto, ma analizzato in ogni singolo dettaglio, e le numerose comparse che, muovendosi e perdendosi nella nebbia dei ricordi, circondano Briony, Cecilia e Robbie ci aiutano a comprendere il loro perenne stato di immobilità.
L’abilità di romanziere di McEwan, quindi, sta nell’aver costruito una storia immobile, che allo stesso tempo tiene il lettore con il fiato sospeso. Espiazione è una lezione di stile per gli scrittori più giovani, un piccolo gioiello della letteratura contemporanea, un libro da leggere.
Alla prossimaDiana