Dopo il deposito dei brevetti relativi a nuovi processi e tecnologie per l’esplorazione umana di Luna e Marte, continua la sfida del team sardo del progetto Cosmic. Il gruppo coordinato da Giacomo Cao e composto da ricercatori dell’Università di Cagliari (Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali) e del CRS4 (Programma Bioingegneria/Settore Biomedicina), ha intrappreso lo studio e lo sviluppo di adeguate tecnologie per la sterilizzazione di campioni prelevati durante le future missioni sul pianeta rosso. Uno sviluppo che consentirebbe un valido supporto allo studio del pianeta e che si potrebbero analizzare in sicurezza sulla Terra i campioni prelevati, anche con mezzi robotici, su Marte.
Per il professor Cao “Si tratta di sviluppare una tecnologia che rispetti il protocollo previsto dall’Agenzia Spaziale Europea che prevede, per tutto ciò che è entrato in contatto con l’atmosfera marziana, il raggiungimento di temperature maggiori di 500 gradi centigradi per almeno un secondo”.
Rilevante è stato l’incontro del pool di ricerca avvenuto con il Direttorato Voli Spaziali Umani dell’Agenzia Spaziale Europea ad Amsterdam per approfondire i risultati relativi al progetto Cosmic e valutare ipotesi di collaborazione . Si tratta di alcuni progetti: uno per ottenere prodotti (ossigeno, acqua, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile) utili al sostentamento degli astronauti durante future missioni spaziali permanenti su Marte, mediante l’utilizzo di risorse reperibili in loco, l’altro per la fabbricazione di elementi (mattoncini) per strutture abitative e/o industriali sul suolo lunare, marziano e/o di asteroide, utilizzando il suolo presente in questi corpi celesti.