L’esplosione del cielo
l’ho vista di notte nei tuoi
occhi corposi di cenere
che da blu diventano un temporale
nero di seppia
che lacrima sulle mie spalle
sulle mie mani chiare che
alla fine diventano alberi spogli
di Novembre.
Nello stomaco
si trasforma in sangue
rosso delle tue labbra andate
disfatte
dal lavoro incessante delle formiche
del calo della temperatura
improvvisa.
Esplosi senza traccia
sulla scia di un cielo nero
come le scarpe
tolte di fretta
come l’immagine delle tue
mutande gettate sul comodino
dimenticate come le rose del tuo
compleanno.
12- 11 – 2012